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Il consigliere comunale Federici (Pdl) spiega perché lo scalo sarà costruito nella Tuscia
"L'aereoporto si farà perché Viterbo è la scelta giusta"
Viterbo - 3 novembre 2009 - ore 12,00

Riceviamo e pubblichiamo
Maurizio Federici
- Debbo dare ragione a quei politici che hanno detto una piccola-grande verità.

Se l’aeroporto si farà, come si farà, a Viterbo è solo ed esclusivamente per ragioni tecniche non certamente per ragioni politiche.

Così come affermò in consiglio comunale a Viterbo il ministro Bianchi quando venne a dichiarare, in quell’assise, che la scelta era ricaduta sulla nostra città.

Dobbiamo ricordare che a Viterbo esiste già un aeroporto militare costruito negli anni ’30 e che serviva per la nostra difesa da eventuali attacchi che provenissero dal Nord Europa.

Circa ottanta anni dopo, un aeroporto civile che debba servire al traffico commerciale viene riproposto sullo stesso sedime, in quanto le stesse ragioni orografiche-strategico-militari, che avevano fatto sì che la scelta ricadesse sulla nostra zona, rimangono valide oggi per scopi pacifici.

Il grosso del traffico da asservire è adesso quello da/per le regioni del Nord Europa.

Analizziamo perché un aeroporto che debba guardare a Nord deve essere realizzato nella nostra provincia, e a tal proposito consiglio di consultare il lavoro presentato due anni fa dall’ingegnere aeronautico Giovanni Niro, da pochi anni nostro concittadino, che gratuitamente lo mise a disposizione di tutti noi e dal quale oggi io estrapolerò alcuni concetti.

Dall’analisi comparata tra i tre siti laziali, Viterbo, Latina, Frosinone, fatta tenendo conto degli indicatori di idoneità Enac, inerenti la sicurezza del volo (operatività aeronautica, sicurezza, compatibilità ambientale, fattori meteo-climatici, orografia, disponibilità ed uso delle infrastrutture), si evince che nemmeno sommando i valori ottenuti da Latina (11) e Frosinone (9), si raggiungono i 21 assegnati a Viterbo.

In particolare:
a)Operatività aereonautica (requisito trasportistico): condizioni di esercizio del traffico aereo nello spazio di navigazione relativo; tale indicatore influenza la sicurezza del volo e la capacità, intesa come gestione dello spazio aereo sia in rotta sia terminale. A Viterbo sono stati assegnati 8 punti, a Latina 4, a Frosinone 3.

b)Orografia (requisito territoriale): assenza di ostacoli orografici (montagne) di rilievo in grado di condizionare e/o limitare le procedure di avvicinamento, decollo ed attesa degli aeromobili. Viterbo 3 punti, Latina 2, Frosinone 1.

c)Disponibilità ed uso delle infrastrutture (requisito territoriale): condizioni di non interferenza sull’uso delle infrastrutture, tra l’attività commerciale e quella militare ove quest’ultima permanga sull’aeroporto. Viterbo 3 punti, Latina 1, Frosinone 2.

d)Fattori meteo-climatici (requisito territoriale): ottimali condizioni meteo nel corso dell’anno in particolare la visibilità e fenomeni locali dovuti alla particolarità orografica del sito. Viterbo 4 punti, Latina 2, Frosinone 1.

e)Compatibilità ambientale (requisito territoriale): esprime le ripercussioni, dal punto di vista fonico ed atmosferico, che le procedure e la densità del traffico civile generato, inducono sulle aree urbanizzate sottoposte alle rotte in decollo/atterraggio. Viterbo 3 punti, Latina 2, Frosinone 2.

Pertanto, solo una mascalzonata politica potrebbe privare Viterbo del suo aeroporto ma chi la facesse si renderebbe responsabile e complice di ciò che potrebbe accadere, ad esempio nel sito tanto sponsorizzato di Frosinone, in caso di incidente.

Perché da quello che è “in nostra conoscenza” un aeroporto non può essere realizzato ovunque, come un parcheggio per auto che può essere costruito anche sotto il livello del suolo.

Maurizio Federici
Consigliere comunale Pdl

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