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Viterbo - Il racconto di Antonello Ricci con illustrazioni di Alfonso Prota
Sottoassedio in libreria
Viterbo - 3 novembre 2009 - ore 15,30

Antonello Ricci
- “Preparando questa pièce, non so perché, mi sono sorpreso a fantasticare spesso come un ragazzino”.

Sono le parole di Antonello Ricci che introducono al racconto Sottoassedio, il libro dell'attore viterbese, fresco di stampa.

L'opera esce, infatti, in questi giorni e tratta di una delle pagine più tragiche della storia del nostro paese.

Il romanzo è la trasposizione scenica dell'omonima pièce teatrale che Ricci ha portato in giro per la provincia e non solo, con uno spettacolo itinerante.

Un racconto pensato e montato con pezzi d'epoca, nessun vezzo sperimentale, come afferma lo stesso Ricci nell'Avvertenza al libro: sono stai raccolti e vagliati fonogrammi, carte processuali, articoli di giornale, corrispondenze appartenenti a quegli anni.

Il risultato dell'intreccio di storie diverse, create dall'autore perché lo spettatore non resti deluso di fronte a una trama monotona, ma rivitalizzata dalle passioni e dalle “anime infuocate”, che ha connotate con la calata viterbese per renderle più reali.


Italia 1921-22. Anni di guerra civile vera e propria. Siamo a Viterbo. Tra gli abitanti della città, uomini e donne senza volto, si fanno avanti alcuni personaggi.

Un ragazzino diventato uomo in uno scontro di piazza. Un giovane che si congeda dalla vita quasi senza rendersene conto, tradito dagli amici, arrogante e coraggioso fino all’ultimo. Un vecchio condannato per un omicidio mai commesso. Due madri impietrite dal dolore.

Ciascuna un figlio ammazzato. La prima, straniera e aristocratica, è annichilita dall’orrore per una violenza tutta “locale”, totalmente incomprensibile ai suoi occhi. L’altra invece, testarda popolana viterbese, nei giorni del dilagante conformismo in camicia nera saprà dare il commovente esempio di una Resistenza declinata al femminile.

Infine, una lapide-simbolo che, divenuta meta di pellegrinaggi, sarà rimossa per volere dei gerarchi locali. Difesa da alcune donne viterbesi con le unghie e un disperato orgoglio di classe, tornerà al suo posto nei giorni della Liberazione.

Sottoassedio racconta e indaga sentimenti e risentimenti, affetti ed effetti, odi e rancori di parte, accesi e moltiplicati dalla violenza dello squadrismo fascista nella insanguinata stagione che precedette la marcia su Roma e l’avvento del regime.

Antonello Ricci, a partire dal vaglio di tutte le fonti disponibili (dagli atti processuali alle carte di polizia, dagli articoli di giornale alle foto d’epoca, dai memoriali scritti alle testimonianze orali) ha rievocato nel suo libro, con il linguaggio del dramma, alcuni gravi episodi di violenza politica accaduti a Viterbo tra la primavera 1921 e l’estate 1922.


Sottoassedio di Antonello Ricci
Con illustrazioni di Alfonso Prota
Davide Ghaleb editore
60 pagine
10euro

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