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Tarquinia - Omaggio alla cappella dei caduti e ricordo di Domenico Emanuelli
Toccante celebrazione della Festa dell'unità nazionale
Viterbo - 7 novembre 2009 - ore 15,45

- Toccante celebrazione della Festa dell’unità nazionale e giornata delle Forze Armate.

Grazie a una bella giornata si sole e all’entusiasmo dimostrato dagli studenti delle scuole elementari, medie e superiori della città di Tarquinia, la commemorazione si è rinnovata e rivitalizzata, senza perdere al contempo la sua classicità.

Tra i momenti intensi, ci sono stati l’omaggio alla cappella dedicata ai caduti in guerra, nella chiesa di San Francesco; il ricordo della figura di Domenico Emanuelli attraverso il discorso di un ragazzo del quarto ginnasio; il dialogo tra due bambini delle elementari che hanno spiegato, davanti al monumento dei caduti, come è nata e cosa rappresenta la bandiera italiana; l’inno di Mameli cantato dagli adulti e dai giovani sulle note della banda musicale Giacomo Setaccioli.

A suggellare il tutto le parole del sindaco Mauro Mazzola che, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose, delle associazioni combattentistiche e d’arma, l’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra, le organizzazioni sindacali e di volontariato, ha sottolineato l’importanza dell’incontro tra passato e futuro in questa occasione.

"Celebrare i caduti in guerra, significa ricordare tutti coloro che, oltre a condizioni di vita durissime, affrontarono la morte in battaglia per avere come premio una sepoltura il più delle volte senza neanche il nome – ha detto il primo cittadino –. Non esiste, credo, virtù più dimessa ed eroica allo stesso tempo.

Proprio per l’importanza che rivestono i momenti di comunione della collettività e in considerazione di un forte dibattito nazionale sui temi della patria, della bandiera e dell’inno di Mameli, ho ritenuto opportuno non cadere nell’ovvietà e cercare invece di rinnovare e rivitalizzare questa cerimonia, senza snaturarne la classicità.

In tal senso un ruolo fondamentale lo hanno avuto i presidi, i professori e soprattutto studenti, ai quali è stato chiesto di condurre una ricerca storica sulla bandiera italiana e sui valori che essa rappresenta, sull’inno di Mameli e sulla figura di Domenico Emanuelli.

Infine, in tema di identificazione e appartenenza non posso fare a meno di soffermarmi sul valore simbolico e culturale che il crocifisso ha rappresentato e rappresenta per molti di noi".

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