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| Rosita Pelecca, segretario generale Cisl Viterbo |
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Riceviamo e pubblichiamo - La costruzione del terzo scalo aeroportuale del Lazio nella nostra città da molto tempo alimenta accesi dibattiti sugli organi di stampa.
Noi come Cisl, favorevoli da subito alla costruzione dell’opera, avevamo deciso di rimanere attenti osservatori dello stato dell’arte pronti a svolgere il nostro ruolo; ma quello a cui stiamo assistendo, come la riunione del Cipe, non ci lascia indifferenti.
Andiamo per ordine. Tutti, diciamo tutti, dai politici locali, provinciali, regionali e nazionali, dalle associazioni datoriali, dagli operatori turistici alle forze sociali, ogni uno con il proprio distinguo ha riconosciuto l’utilità di tale opera per il nostro territorio.
Nel convegno sul turismo tenutosi a Viterbo, l’autorevole ministro del turismo Michela Brambilla annunciava l’imminente riunione del Cipe come cosa fatta per l’individuazione delle risorse per avviare l’opera.
Diceva anche che l’aeroporto, avrebbe portato quel valore aggiunto necessario per lo sviluppo turistico provinciale capace di far conoscere la nostra provincia non solo in Italia, ma nel mondo.
Nella riunione , il Cipe ha sdoganato importanti opere, una su tutte il ponte sullo stretto di Messina e dell’aeroporto di Viterbo se ne è solamente parlato rinviando il tutto a fine marzo 2010.
Ci sembra di vivere un film già visto più volte, come il recupero delle ex terme Inps che tornano in ballo ad ogni tornata elettorale per poi piombare nel dimenticatoio, così da decenni.
Nel mese di marzo 2010 come tutti ben sanno si andrà alle urne per le regionali e non vorremmo che la costruzione dell’aeroporto di Viterbo fosse oggetto di campagna elettorale.
Oggi la Cisl chiede una risposta chiara e precisa a tutte le forze politiche in particolare a quelle di governo di passare immediatamente ai fatti perché il tempo delle parole è scaduto.
Ricordiamo che la costruzione di tale opera darebbe immediatamente una boccata di ossigeno agli imprenditori locali e diminuirebbe sensibilmente il tasso di disoccupazione.
Per evitare che il tutto si svolga come il recupero delle ex terme Inps, ovvero con tante chiacchiere ma pochi fatti, pretendiamo ora risposte chiare dalla politica che spesso non fa collimare i suoi tempi con le esigenze dei territori e dei cittadini.
Rosita Pelecca
segretario generale Cisl Viterbo
