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Gradoli - Madre e figlia scomparse - Lo sfogo di Enrico Valentini, legale di Esposito, dopo l'udienza per l'affidamento di Erika
"Arriverò fino alla corte di giustizia europea"
Viterbo - 11 ottobre 2009 - ore 3,55


L'avvocato Enrico Valentini
Enrico e Maria Esposito
Elena Nekitor
- "Non gliela daremo vinta. Ci sarà pure un giudice che mi darà ragione. Arriverò fino alla corte di giustizia europea, se necessario. Bisogna pensare al bene di Erika".

E' lo sfogo di Enrico Valentini, l'avvocato di Paolo Esposito, l'elettricista di 44 anni in carcere dal primo luglio scorso, con l'accusa di aver ucciso la compagna Tatiana Ceoban e la figliastra Elena.

L'altro ieri c'è stata l'udienza per la custodia di Erika, la figlia di Esposito e della Ceoban. La bambina di 5 anni si trova da qualche mese in una casa famiglia a Bagnoregio, dopo essere stata tolta ai nonni paterni.

"Tutto sembra contro di noi. L'altro ieri ho abbandonato l'aula prima della fine dell'udienza - dice Valentini -. Ho lasciato Gabriella Bosco, l'avvocato dei nonni, a rappresentarmi. Questo non è il modo giusto di condurre la situazione.

Questo non è il bene di Erika.

Ci sarà pure un giudice in Italia che mi darà ragione - continua il legale -. Fino allora farò cento, mille processi... solo per il bene della piccola.

Non discuto sulla colpevolezza di Paolo. Voglio discutere, solo ed esclusivamente, di Erika.

Mi hanno accusato di spettacolarizzazione - racconta Valentini -. Per questo ho pensato di rimettere il mio mandato nelle mani di Paolo Esposito.

Ho pensato di rinunciare alla questione della bambina. Non rinuncio alla battaglia penale - prosegue il legale -. Ma lui è disposto a combattere. E non penso che accetterà".

Mercoledì in tribunale sarà ascoltata Elena Nekitor, la madre di Tatiana. Sembrerebbe essere la scelta più probabile per l'affidamento della piccola Erika.

"Ci sono troppi pregiudizi nei confronti dei nonni paterni. E' vero Enrico e Maria Esposito hanno un figlio in carcere, con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere.

Ma non ci dimentichiamo che anche la Nekitor si trova nella stessa condizione. Cioè ha una figlia in carcere. E per gli stessi motivi.

Però bisogna tenere conto - conclude Valentini - che Erika è cresciuta con Enrico e Maria. E che loro la conoscono meglio di chiunque altro.

Lo stesso non si può dire per la nonna paterna. Bisogna mettersi una mano sulla coscienza e pensare solo a ciò che è meglio per Erika".


Madre e figlia scomparse
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