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Viterbo - Andrea Cutigni (Pd) propone di intitolare il parco del quartiere a Peppino Impastato
I residenti del Carmine:"Non siamo cittadini di serie B"
Viterbo - 17 ottobre 2009 - ore 17,00

Alcune immagini della protesta al Carmine
Andrea Cutigni
Andrea Cutigni e Andrea Egidi
- "Non siamo cittadini di serie B". E' lo slogan di uno dei cartelli che i residenti del Carmine hanno piazzato stamattina nel giardino comunale per attirare l'attenzione dell'amministrazione.

Erano almeno una trentina e rappresentavano tutte le loro famiglie. Con loro c'erano Andrea Egidi , presidente del Pd, e Andrea Cutigni (Pd) che da tempo si sono fatti i portavoce dei problemi del quartiere.

"Siamo stanchi di un quartiere sporco e soprattutto poco sicuro – afferma Cutigni -. Qualche mese fa due ragazzini hanno trovato in questo parco delle sirighe usate. Il Comune per tutta risposta ha tolto la staccionata che lo circondava perché era rovinata, ma non ne ha mai messa una nuova per chiudere l'area verde. Senza la protezione i ragazzi più grandi entrano con i motorini e con le auto, rovinando un luogo pensato per far giocare i bambini".

"Per lanciare un segnale che stimoli alla legalità – sottolinea Cutigni – vorremmo dedicare il parco a Peppino Impastato. Un uomo che ha dedicato tutta la vita a combattere la mafia e per questo è stato ucciso. Ispirandoci alla campagna lanciata da Tusciaweb vogliamo dare il nostro contributo perché Impastato sia ricordato e sia da esempio per le generazioni future".

Ma i problemi del Carmine non si limitano alla pulizia del parco. "Le strade sono piene di buche – racconta una signora del quartiere -. Gli anziani rischiano tutti i giorni di cadere e di farsi male. Eppure nessuno si preoccupa di riasfaltarle".

"I marciapiedi sono sporchi – continua un altro residente – e non è raro veder passare qualche topo. I cassonetti sono sempre pieni e spesso l'immondizia viene abbandonata ai lati delle strade".

"Premesso che il problema dell'immondizia è dovuto anche all'inciviltà di chi non si preoccupa di usare gli spazi appositi – dice Cutigni – è anche vero che molti cassonetti sono stati spostati o tolti del tutto. Il quartiere invece è in continua crescita e la gente non sa più dove buttare la spazzatura.

Di notte poi nei pressi del parco si riuniscono gruppi di ragazzi che soprattutto d'estate disturbano chi vorrebbe dormire. Basterebbe che qualche pattuglia di polizia o carabinieri passasse un po' più spesso per controllare. Ieri ho allertato la questura e mi è stato promesso che qualcosa sarà fatto. Speriamo sia vero".

Un altro dei problemi, specialmente di notte, riguarda l'illuminazione. "Nel parco non c'è neanche un lampione – spiega una signora – e non si può stare mai tranquilli. Poi chi porta qui i cani per i bisogni non pulisce mai e i bambini giocano in un posto sporco e per nulla accogliente".

Mentre i residenti discutevano tra loro sui problemi del quartiere è arrivato Giovanni Arena, assessore ai Lavori pubblici del Comune che ha promesso un intervento in tempi brevi.

"Mi impegnerò per far installare una staccionata di ferro sul perimetro del parco – dichiara – mentre per la pulizia dei cassonetti potremmo organizzare una raccolta periodica simile a quella che stiamo già facendo al Riello ogni prima domenica del mese".

E le buche? "Ora abbiamo iniziato ad asfaltare le strade a più densa percorrenza - spiega Arena - poi ci dedicheremo a quelle della città. Una parte della colpa però ce l'hanno anche le ditte che bucano le strade quando costruiscono nuovi palazzi per gli allacci delle utenze. Ho dato disposizione che dopo i lavori si preoccupino di asfaltare almeno tre metri di strada, altrimenti rimangono i dislivelli che con il tempo cedono".

"Prendiamo atto dell'impegno dell'assessore – dice Cutigni – ma i cartelli per ora rimangono nel parco. Devono essere un monito che ricordi all'amministrazione che siamo decisi ad andare avanti finché non vedremo il nostro quartiere più pulito.

Io mi prenderò l'impegno di mediare con i residenti, come faccio già da tempo, ma vorrei che il Comune faccia quello che ha promesso. Il fatto che stamattina molta gente era qui con me a protestare significa che c'è interesse e che la situazione è davvero insostenibile".


Anche chi non c'era ha voluto comunque far sentire la sua presenza, come la signora Veridiana Zannoni cha scritto una breve lettera di sensibilizzazione al problema.

Sono un'abitante di questo quartiere che a me piace molto e faccio parte pure di questo comitato che oggi vi espone molti problemi. Per motivi di salute non posso essere con voi. Ma ve ne voglio esporre uno. Quello di un gruppo di ragazzi che da mesi e mesi la notte non ci lascia riposare con musica, canti, motorini, giochi con palloni e lattine. Sono stati fatti degli esposti a carabinieri e 113 quasi tutte le notti. Allora cosa dobbiamo fare? Mi chiedo chi ci deve aiutare? E mi chiedo questi ragazzi i genitori li hanno? E se li hanno perché l'istituzione pubblica non li chiama in causa?

Veridiana Zannoni

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