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Mancini agli arresti domiciliari.
Roberto Mancini torna a casa. Così ha stabilito la Procura di Viterbo, questa mattina, intorno alle 12.30.
Gli avvocati del sindaco di Civitella D'Agliano, Michele Guerriero e Alfredo Trotta, avevano presentato un'istanza di scarcerazione la scorsa settimana.
"Ci possiamo ritenere abbastanza soddisfatti - afferma Guerriero -, anche se la nostra istanza non è stata accolta in toto. Del resto, il nostro cliente è l'unico, nell'ambito delle due inchieste, che si trova agli arresti domiciliari per un provvedimento pieno che il giudice ha deciso di accogliere".
Mancini era finito in manette lo scorso 8 ottobre. Arrestato dalla forestale durante l'operazione Miniera d'oro, era accusato di corruzione. In particolare, secondo gli inquirenti, il sindaco di Civitella avrebbe ricevuto una tangente da 20mila euro dall'imprenditore Domenico Chiavarino.
In cambio, sempre secondo l'accusa, il primo cittadino avrebbe fatto passare un'attività estrattiva per bonifiche agrarie.
Mancini e i suoi avvocati, però, hanno sempre smentito il tutto. Spiegando la cosiddetta "tangente" come il pagamento di una prestazione professionale.
"Ora - afferma l'avvocato Guerriero - non resta che leggere le motivazioni del provvedimento. Poi potremo pianificare le nuove strategie difensive.
La decisione del gip è comprensibile - continua il legale -. Capiamo le logiche della Procura, che non poteva darci subito un provvedimento totalmente soddisfacente. Quel che conta, per adesso, è che una persona limpida come Mancini sia fuori dal carcere".