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Viterbo - Nas - Durante l'attività svolta nel 2009
Tonnellate di cibo avariato sequestrato
Viterbo - 21 ottobre 2009 - ore 12,30

- Nel corso di mirati servizi predisposti dal comando carabinieri per la tutela della salute, finalizzati all’esecuzione di controlli nei confronti di obiettivi posti nell’ambito delle attribuzioni istituzionali competenti, i Carabinieri del Nas di Viterbo, nell’anno 2009, hanno ottenuto risultati in diversi settori operativi:

Sicurezza alimentare
- Durante il controllo a un market alimentare della provincia di Rieti, hanno sequestrato circa cento chili di carne congelati e surgelati, che non erano adeguatamente etichettati o identificati per agevolarne la rintracciabilità ai fini della sicurezza alimentare. Il valore commerciale circa era di mille euro.

- Durante le verifiche a salvaguardia del benessere degli animali per la tutela del patrimonio zootecnico nazionale, nella provincia di Rieti e Viterbo, sono state ispezionate aziende agricole per l’allevamento di bovini da carne e da latte.

Dopo i controlli effettuati ad allevamenti bovini da latte, in provincia di Viterbo, sono stati segnalati all'autorità giudiziaria, i titolari di due aziende agricole, che detenevano una centrifuga idonea a variare le caratteristiche microbiologiche del latte crudo alimentare prodotto in azienda e destinato al consumo come latte fresco pastorizzato di alta qualità.

Le apparecchiature sono state sequestrate. Per un valore commerciale di circa 35mila euro.

- Nel corso di un controllo a un caseificio viterbese, sono stati ritrovati e sequestrati circa 300 chili di formaggi in cattivo stato di conservazione. Oltre a questi anche la cella dove erano contenuti, al fine di prevenire un’eventuale riutilizzazione o riciclaggio. Il tutto per un valore di circa 25mila euro.

- Durante le verifiche in esercizi alimentari del litorale viterbese sulla commercializzazione di formaggi a pasta filata, venivano sequestrati circa 15 chili di mozzarelle confezionate e prive delle indicazioni sulla rintracciabilità ai fini della sicurezza alimentare. Il valore commerciale era di circa due cento euro.

- Nel corso del controllo a un esercizio di panetteria – pizzeria di Rieti, è stato segnalato all'autorità giudiziaria, il titolare dell’attività per aver frodato la clientela
ponendo in commercio come pane di produzione propria quello prodotto da altra ditta, inoltre sono stati ritrovati vari sacchi di farina per circa 230 kg sporchi e alterati.

Il proprietario del forno inoltre è stato denunciato all’autorità amministrativa per aver attivato un magazzino locale di materie prime, in assenza delle certificazioni sanitarie, Dia, privo dei requisiti minimi di igiene e di misure di autocontrollo aziendale. Tale deposito e le 40 ql. di derrate in esso contenute sono state sequestrate, per un totale di circa 600mila euro.

Controllo della raccolta delle olive, produzione, vendita e somministrazione dell’olio.

Dopo un controllo effettuato in un ristorante etnico del viterbese, è stato segnalato all'autorità giudiziaria, il titolare di un'attività per avere somministrato e venduto olio di oliva non corrispondente alle qualità specifiche richieste per il commercio alimentare, ovvero risultato alle analisi di laboratorio: “Olio di oliva lampante non idoneo al consumo umano”, sottoponendo a sequestro 35 litri di olio.

A seguito di un controllo effettuato in una rivendita alimentari in provincia di Viterbo sono state sequestrate lattine d’olio anonime per un totale di 150 litri eun valore commerciale di circa mille euro.

Nel corso delle verifiche nell’ambito del settore dopo un controllo effettuato in un deposito all’ingrosso di prodotti alimentari in provincia di Viterbo, sono satet sequestrate circa 4,2 tonnellate di prodotti alimentari vari preconfezionati, con la data di scadenza e t.m.c. (termine minimo di conservazione) oltrepassati da tempo. Valore complessivo di circa 90mila euro.

In una rivendita di prodotti etnici-esteri del viterbese, venivano sequestrate circa 2.200 confezioni di conserve alimentari vegetali prive delle indicazioni in lingua italiana. Valore complessivo di circa 7mila euro.

Dopo un controllo effettuato in una rivendita di prodotti alimentati del viterbese, è stato segnalato all'autorità giudiziaria, il titolare di un'attività per aver detenuto per la vendita salumi vari in cattivo stato di conservazione, poiché stoccati in locali e in attrezzature non idonee, con pericolo di inquinamento delle carni lavorate e in fase di stagionatura, sequestrati circa 400 kg. di carne, per un valore di circa 3.500 euro.

Dopo delle analisi di laboratorio su un campione di pesce prelevato in una pescheria del viterbese, il titolare è stato denunciato all'autorità giudiziaria per
aver commercializzato quale fresco pesce risultato decongelato.

A seguito di controlli sulla produzione e commercializzazione di additivi alimentari e dopo un controllo effettuato in due ristoranti nelle province di Viterbo e Rieti, sono state sequestrate confezioni di additivi alimentari per la cucina, in quanto in parte prive delle prescritte indicazioni in etichetta.

Nel corso delle verifiche nell’ambito del settore a seguito di un controllo effettuato
in un deposito all’ingrosso di prodotti alimentari in provincia di Viterbo, sono state sequestrate circa 4,2 tonnellate di prodotti alimentari vari, preconfezionati, con data di scadenza e t.m.c. (termine minimo di conservazione) oltrepassati da tempo. Valore complessivo di circa 90mila euro.

Presso una rivendita di prodotti etnici-esteri del viterbese, venivano sottoposte a sequestro amministrativo circa 2.200 confezioni di conserve alimentari vegetali prive delle indicazioni in lingua italiana. Valore complessivo di circa 7mila euro.

Dopo un controllo effettuato in una rivendita di prodotti alimentati del viterbese, veniva segnalato all'autrità giudiziaria, il titolare di un'attività per aver detenuto per la vendita salumi vari in cattivo stato di conservazione, poiché contenuti in locali e in attrezzature non idonee, con pericolo di inquinamento delle carni lavorate e in fase di stagionatura, sequestrati circa 400 kg. di carne, per un valore di circa 3.500 euro.

Prodotti pericolosi
Dopo un controllo di una rivendita di casalinghi e prodotti per la casa del
viterbese, veniva segnalata alla competente autorità giudiziaria, la titolare dell’esercizio per aver commercializzato prodotti che pur non essendo alimentari (grappoli di uva in plastica), hanno forma, aspetto, volume e dimensioni tali da prevedere che i consumatori, soprattutto i bambini, li possono confondere con prodotti alimentari e pertanto li portino alla bocca, li succhino o li ingeriscono con conseguente rischio di soffocamento, intossicazione, perforazione od ostruzione del tubo digerente.

Durante il controllo di un deposito all’ingrosso di casalinghi e prodotti per la casa dell’Alta Tuscia, si rinvenivano prodotti che simulavano alimenti, ritenuti pertanto pericolosi per la salute pubblica, si procedeva al sequestro di 650 esemplari di frutta mista, realizzata in materiale plastico del tutto simile a quella reale.

Il valore della merca era di circa 13mila euro.

Nel corso del controllo di un esercizio etnico–cinese per la rivendita di abbigliamento e scarpe nella provincia di Rieti, venivano sottoposte a sequestro cautelativo sanitario 362 paia di scarpe di vari marchi, contenenti nella confezione bustine ad azione antimuffa “silica gel”, pericolose per la salute pubblica per la presunta presenza della sostanza chimica non consentita “Dmf - dimetilfumarato”.

I prodotti Made in Cina hanno un valore di circa 11mila euro.

Fitosanitari
Nel corso dell’attività finalizzata a monitorare la produzione, vendita e utilizzo di prodotti, è stata segnalata all'autorità giudiziaria, la titolare di un esercizio di vendita di prodotti fitosanitari della provincia di Viterbo, per aver esercitato l’attività di deposito e vendita di presidi sanitari in un locale sprovvisto della prescritta autorizzazione sanitaria e non riunente i requisiti minimi di legge.

Sul posto sono stati sequestrati 580 kg. di presidi sanitari e il locale deposito, per un valore complessivo di circa 50mila euro.

Vigilanza sanitaria
Nel corso dei controlli nel settore, volti alla verifica delle strutture assistenziali per anziani, delle strutture sanitarie, arti sanitarie e dispensazione dei farmaci.

Dopo un controllo effettuato in una comunità alloggio di Rieti, è stata segnalato all'autorità giudiziaria, il titolare dell’attività assistenziale, per aver arbitrariamente alloggiato anziani non autosufficienti, attivando di fatto una residenza
sanitaria assistenziale (Rsa).

Nel corso di un controllo in una struttura alberghiera dismessa del viterbese, si accertava di fatto che era stata adibita a casa di riposo per anziani, in quanto in essa di fatto alloggiavano 16 anziani autosufficienti, pur essendo priva dei requisiti minimi strutturali, documentali e organizzativi.

Il sindaco locale, su segnalazione del Nas di Viterbo, ha emesso un proprio provvedimento di chiusura e sgombero dello stabile, con ricollocamento degli ospiti in strutture ricettive autorizzate.

- Da un controllo effettuato in un centro diurno per disabili della provincia di Viterbo, si rilevava la mancanza dell’autorizzazione comunale all’apertura e funzionamento e della documentazione assistenziale prevista per gli ospiti.

- A seguito di un controllo effettuato nel settore della prescrizione di farmaci anoressizzanti di un medico del reatino, veniva segnalato all'autorità giudiziaria lo specialista per aver compilato piani terapeutici per la cura dell’obesità, attestando falsamente che i pazienti oltrepassavano il limiti previsti degli indici di massa corporea e contestualmente ometteva di informare i pazienti sulle controindicazioni e ogni altra avvertenza necessaria per l’assunzione dei medicinali della prescrizione di farmaci anoressizzanti della provincia di Rieti, veniva segnalato alla competente autorità giudiziaria, un medico che prescriveva Fendimetrazina e Clorazepato di potassio, attestando nelle prescrizioni mediche indicazioni false e omettendo di informare compiutamente i pazienti sulle controindicazioni circa l’assunzione dei medicinali.

- Dalle verifiche nel settore delle professioni sanitarie-veterinarie, venivano segnalati all'autorità giudiziaria, i dirigenti e due veterinari dipendenti dell’Asl del viterbese, per aver permesso entrambi di esercitare la propria attività libero professionale intramuraria veterinaria, senza la prescritta autorizzazione.

- A seguito di un controllo effettuato in un studio medico di fisiopatologia del dolore, neurologia, ortopedia-trumatologia e reumatologia, della provincia di Viterbo, veniva segnalato alla competenteautorità giudiziaria, il titolare per aver attivato un'attività in assenza della prescritta autorizzazione all’esercizio e in locali non rispondenti ai requisiti previsti.

Inoltre nello studio erano impropriamente utilizzate apparecchiature elettromedicali realizzate dallo stesso a titolo di ricerca, prive di marcature di conformità Ce tali da rappresentare un rischio per la sicurezza ed incolumità dei pazienti, che venivano sottoposte a sequestro Valore complessivo circa 250mila euro.

Abusivismo sanitario e veterinario
- A seguito di un controllo effettuato all’interno di uno studio odontoiatrico della provincia di Viterbo e dei successivi accertamenti svolti, su segnalazione del Nas di Viterbo il sindaco locale con propria ordinanza disponeva la chiusura dell’attività sanitaria.

- Dalle verifiche nel settore delle professioni sanitarie - veterinarie, venivano segnalati alla competente autorità giudiziaria, i dirigenti e due veterinari dipendenti dell’Asl del viterbese, per aver permesso di esercitare la propria attività libero professionale intramuraria veterinaria, senza la prescritta autorizzazione.

Truffe a carico dell'Ssn
- A seguito di indagini documentali condotte sul conto di una farmacia della provincia di Rieti, veniva segnalato alla competente autorità giudiziaria, il titolare dell’attività per aver richiesto e percepito indebiti rimborsi dall’Asl per la dispensazione di farmaci mai consegnati a ignari clienti.

La truffa si concretizzava aggiungendo impropriamente su ricette già compilate altri farmaci ad alto costo all'insaputa del medico vero. Veniva sequestrato timbro falso di un medico convenzionato Asl, utilizzato per la contraffazione delle ricette farmaceutiche.

Numerose fustelle asportate da confezioni di medicinali e varie confezioni di medicinali prive di fustelle. Presso il Servizio Farmaceutico dell’Asl sono state sequestrate svariate ricette farmaceutiche contraffatte.

Danno per il Ssn di circa 500mila euro.

- Da accertamenti praticati in una struttura ospedaliera del viterbese, veniva segnalato alla competente autorità giudiziaria, un dirigente medico, che aveva falsamente attestato orari di servizio procurandosi un ingiusto profitto a danno dell’Asl, interrompendo in più occasioni un servizio pubblico o di pubblica necessità (guardia medica e ambulatorio di medicina generale).

Frodi in commercio
- Nell’ambito di indagini su truffe perpetrate in danno di titolari di esercizi pubblici, personale del Nas di Viterbo, dava esecuzione all’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del tribunale di Viterbo nei confronti di un rappresentante di attrezzatura professionali per la ristorazione, il quale mediante artifizi e raggiri, consistenti nell’invio di false missive del ministero della salute indirizzate a esercizi pubblici, indotto i titolari delle attività a rinnovare senza alcuna concreta necessità le attrezzature in uso con altre dal medesimo fornite e a farsi delegare per la compilazione di inutili relazioni tecniche attestanti l’idoneità degli impianti e delle apparecchiature in uso.

I titolari delle aziende, contro la propria volontà, intimoriti dalle reiterate false richieste del ministero della Salute e nell'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'autorità, per non incorrere nelle elevate sanzioni amministrative citate nelle false lettere, erano indotti a sostituire senza alcuna valida necessità gli impianti delle proprie attività con quelli proposti e fomiti dalla persona arrestata e a conferire alla stessa l'incarico per la compilazione di relazioni tecniche da produrre agli organi di controllo in occasione di visite ispettive.

Nel contesto delle indagini sono stati sequestrati quattro computer, supporti informatici utilizzati per la consumazione dei reati (valore circa 8.500 euro), nonché copiosa documentazione, in particolare: false lettere recanti intestazioni del ministero della Salute, deIl'Ispesl, dell'Asl di Viterbo e del sedicente Nas di Grosseto.

Il giro d'affari è stato stimato in circa un milione di euro.

- A seguito di un controllo effettuato in un agriturismo del reatino, venivasegnalato alla competenteautorità giudiziaria, il titolare dell 'attività, per aver falsificato la dichiarazione Inizio attività e fatto uso della stessa al fine di ampliare e variare l'uso dei locali dell'agriturismo.

- Durante del verifiche effettuate presso un agriturismo della sabina, venivano sottoposti a sequestro ammini strativo circa 40 kg. di carne ovina mancanti delle indicazioni per agevolarne la rintracciabilità ai fini della sicurezza alimentare. Valore commerciale circa mille euro.

- Nel corso di un controllo a un ristorante-pizzeria di Viterbo, venivano sottoposti a
sequestro amministrativo circa cento kg. di conserve alimentari con t.m.c. (termine minimo di conservazione) superato, rinvenuti immagazzinati promiscuamente ad altri prodott i alimentari in corso di validità. Valore commerciale circa mille euro.

- A seguito di analisi di laboratorio riferite a un campione di pesce prelevato in una pescheria del viterbese, il titolare veniva alla competente autorità giudiziaria per aver commercializzato come pesce fresco quello che era risultato decongelato.

Benessere degli animali
- A seguito dei approfonditi controlli volti alla salvaguardia del benessere degli animali d'affezione, è stato sottoposto a sequestro amministrativo cautelativo sanitario, un allevamento di cani del viterbese, ove erano ospitati circa 60 cani di razza.

Il sequestro è stato operato in quanto la struttura era del tutto priva di autorizzazione sindacale e dei prescritti registri di allevamento. Valore circa
300mila euro.

Efficaci azioni di contrasto per prevenire e reprimere ulteriori attività illecite sono in atto nei vari settori istituzionali a tutela della salute pubblica.

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