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Viterbo - Ma non le scritte sui muri della città - Parla Nicola Zanobi
Casa Pound rivendica il volantino
Viterbo - 24 settembre 2009 - ore 14,44
Le scritte e uno dei volantini firmati Casa Pound
La scritta contro Fortuna, Picchiarelli e Ascanio Celestini in via del Genio
I volantini firmati Casa Pound sui muri della città
Imbrattato anche il cinema Genio e sotto l'entrata della sede dell'Arci
- Casa Pound rivendica il volantino ma non le scritte fatte sui muri della città questa notte. Non basta, Nicola Zanobi, responsabile di Casapound Viterbo, repinge anche le accuse di razzismo.

“Razzismo? Piuttosto, la nostra è una dura presa di posizione su questa società che noi siamo i primi a definire 'multirazzista'. Prima di parlare di intolleranza e razzismo, pregherei i signori che sono così allarmati di leggere il testo del nostro volantino”.

Ma voi rivendicate il volantino ma anche le scritte sui muri sono a firma vostra. Le rivendicate?

“Noi rivendichiamo il volantino. Le scritte le può aver fatte qualsiasi militante. Le ho viste questa mattina su Tusciaweb””.

Insomma sono vostre o no? I volantini li avete attacati voi e li avete buttati voi dentro la sede dell'Arci?
“Ripeto le scritte le può aver fatte chiunque. E i volantini li può aver buttati chiunque dentro la sede dell'Arci o attaccati. Noi li abbiamo solo distribuiti”.

Ma lei di Ascanio Celestini cosa ne pensa?
“Preferisco non dire nulla. Altrimenti mi denunciano. Comunque non mi piace chi specula sul razzismo”.


Il testo del volantino a tratti farneticante di Casa pound di Viterbo

Contro la società multirazzista, fermiamo l'immigrazione obbligata e la guerra tra poveri

La 'globalizzazione', ovvero la dittatura delle multinazionali, non crea disastri solo da un punto di vista economico e sociale, ma anche umano.

Prima della presa di potere delle multinazionali, per esempio, l'Africa sopperiva ai suoi fabbisogni alimentari autonomamente per il 98%: oggi è alla fame.

Si riversano, di conseguenza, in Europa e in Italia milioni di diseredati, affamati e disperati.

La politica nei confronti di queste ondate è assurda. Organismi privati, intrisi di pregiudizi ideologici o religiosi (comunisti, progressisti, Caritas, ecc) alimentano una guerra tra poveri offrendo favoritismi agli immigrati rispetto agli italiani poveri e realizzando, per compensazione, un'ulteriore ingiustizia che si manifesta in sovvenzioni pubbliche, assistenza medica, concorrenza sleale sul lavoro e sulla casa.

In un sistema economico globalizzato le imprese nazionali devono competere con aziende che usano veri e propri schiavi sottopagati per produrre merci scadenti a costi bassissimi. Di conseguenza le imprese nazionali richiedono lavoratori a basso costo (immigrati) per reggere l'urto di questa sleale concorrenza. Gli immigrati vengono volentieri ad accettare paghe da fame che gli Italiani non possono più accettare.

Cessare di esporre le nostre aziende a quella concorrenza renderà automaticamente inutile l'apporto di immigrati e tutelerà i nostri lavoratori, oggi scavalcati dai cosiddetti “lavoratori competitivi” per eccellenza: gli immigrati.

Contro i gironi infernali della società multirazzista proponiamo la rimozione della cause dell'immigrazione mediante

- Cooperazione con le aree economiche extraeuropee atta al loro sviluppo e al riscatto dalla dipendenza dalle Multinazionali

- Blocco dei flussi immigratori

- Istituzione di un organismo che controlli che non persistano favoritismi nelle zone sociali attualmente investite dall'ondata d'immigrazione

- Lotta senza quartiere ai negrieri e ai loro complici

- blocco dei fondi destinati alle associazioni parassitarie che dietro alle 'politiche d'accoglienza' mascherano i propri interessi economici, religiosi o ideologici

- Abolizione dei cpt contestualmente al rimpatrio dei clandestini

- Ritiro delle licenze e delle autorizzazioni per coloro che sfruttano gli immigrati assunti senza permesso di soggiorno, aumentando così indirettamente la miseria, la disoccupazione e la precarietà fra gli italiani.
CasaPound Italia - Viterbo

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