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Acquapendente - Il capogruppo Guerrini: "Siamo fuori tempo massimo"
Comunità montana, il consiglio non è stato ancora convocato
Viterbo - 11 agosto 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo
- Il 14 luglio è stata presentata, da parte di sei consiglieri, la richiesta di convocazione del consiglio della Comunità Montana Alta Tuscia, all’ordine del giorno: la convalida degli eletti in rappresentanza di tre Comuni, la discussione sulla situazione istituzionale ed amministrativa dell’Ente.

L’intenzione del gruppo di minoranza, alla luce della recente normativa nazionale che ha delegato alle regioni la partita delle Comunità Montane, è quella di farsi parte attiva affinché le decisioni siano prese insieme al territorio.

L’unico cenno di riscontro è stato finora, una comunicazione del Presidente Pietro Domenico Capozzi, sulla necessità di conoscere gli esiti della manovra finanziaria riguardanti il futuro istituzionale dell’Ente, rassicurandomi che tutto si sarebbe svolto nei termini statutari.

Lo statuto comunitario prevede un termine di venti giorni entro i quali convocare l’organismo. Oggi, fuori tempo massimo, il Consiglio non è stato convocato.

Una grave inadempienza, che non sorprende, vista la gestione della maggioranza di centrodestra in questi anni. La giunta presieduta da Capozzi, ci ha costretto a discutere e contestare gli elevati costi della politica, oltre 120/130 mila euro d’indennità a favore dell’esecutivo, mentre l’inattività sui contenuti programmatici ha svuotato il ruolo della Comunità Montana. Noi pensiamo invece, che l’Ente, considerate le caratteristiche, le criticità e le debolezze del territorio Alta Tuscia, può essere utile alle popolazioni locali.

Certo, a determinate condizioni, ne citiamo tre:
Dotare il territorio di un piano di sviluppo locale;
Delega, in conformità a necessità locali, di funzioni regionali e provinciali;
La Comunità Montana svolga le attività, come fanno le Unioni dei Comuni, in forma associata.

Questo presuppone la rivisitazione di leggi esistenti, e non applicate, che riguardano la montagna, l’organizzazione delle funzioni a livello regionale sul decentramento amministrativo. Si tratta, nel primo caso, della gestione del patrimonio forestale, le opere di manutenzione ambientale, gli incentivi per insediamenti montani, i prodotti tipici, i servizi scolastici, ecc.

Nel secondo: sportello unico attività produttive, gestione intercomunali di polizia municipale e del personale amministrativo, progettazione e procedure d’affidamento dei lavori pubblici. Altri argomenti da aggiungere, siamo aperti a tutti i suggerimenti. Quello che non possiamo accettare è rimanere fermi nell’attesa degli eventi.

Un esempio della difficile situazione del territorio è senz’altro quello delle scuole chiuse nell’area della C. Montana. Le maggiori sofferenze sono rappresentate da Proceno (nessun’attività è svolta nel comune) Latera, ma anche Onano e Gradoli e i tagli negli organici del personale, dimostrano che è un problema di tutto il comprensorio.

Ermanno Guerrini
Capogruppo minoranza


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