Il sindaco di Viterbo Giulio Marini

Un tuffo nel passato che ha ancora il sapore fresco di chi, quei sentieri, quei boschi, in pieno inverno, è stata costretta ad attraversarli.

Ne è passato di tempo da quel dicembre di quasi otto secoli fa, eppure il ricordo di quella fanciulla, debole nel fisico ma forte nell’animo, accompagna ogni anno, tutti i viterbesi e tutti i fedeli che scelgono di vivere un’esperienza indimenticabile, a contatto con la natura.

La bellezza dei luoghi, il fascino del silenzio, la magia della storia rendono le tre giornate di cammino un’occasione da non perdere.

Soriano e Vitorchiano, dopo Viterbo, sono state due tappe che hanno fortemente segnato la breve vita della giovane Rosa: il sogno premonitore della morte dell’imperatore Federico II, la conversione dell’eretica con la prova del fuoco, il miracolo che ha restituito la vista alla piccola Delicata, ma soprattutto l’aver superato il gelo di quei giorni e la stanchezza del viaggio tra i monti Cimini, nonostante la sua cagionevole e precaria salute, sono indubbiamente dei chiari segnali della sua personalità e del suo coraggio.

Camminare in quei luoghi e ripercorrere quello stesso suo tragitto, a pochi giorni dalla sua festa, è come rivivere un po’ quella pagina di storia e far ritornare una parte di quel passato, che mai, come in questo momento dell’anno, è così vicino a noi.

Giulio Marini
Sindaco di Viterbo

Info sul trekking: 338/2129568

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