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- I grandi leoni dorati, gli angeli sinuosi, i piccoli fiori rossi.
Fiore del Cielo fa il suo trionfale ingresso a Viterbo. Prima una breve sosta a piazza del Comune, per attendere che le gru raggiungano l'impalcatura di porta Romana, poi, finalmente, l'arrivo a San Sisto.
A vederla così, caricata a pezzi sui camion, si stenta a credere che tra qualche giorno la Macchina di Santa Rosa diventerà quel campanile immenso e affusolato che attraverserà i vicoli del centro sulle spalle dei suoi cento facchini.
Loris Granziera, il costruttore di Fiore del Cielo, accompagna la sua creatura visibilmente emozionato ed eccitato. La segue ovunque. Ieri era in cantiere per supervisionare gli operai che l'hanno caricata sui mezzi. Oggi è ancora con lei. Nel tragitto e poi a San Sisto dove con occhio attento segue ogni mossa del montaggio.
I cinque camion, scortati dalla polizia locale, hanno raggiunto porta Romana intorno alle 10.
Molti i curiosi che non hanno resistito a sbirciare i pezzi della Macchina “parcheggiati” prima del montaggio. Passanti, turisti e alcuni proprietari dei negozi di via Cavour e via Garibaldi si sono fermati a guardare e a fotografare i particolari di Fiore del Cielo.
A guidare la colonna di camion, oltre a Granziera e agli addetti ai lavori, c'è ancora una volta Mauro Cappelloni, storico facchino che ormai da anni segue la Macchina da ben prima del tre settembre.
Alle 10,40 il primo pezzo tocca terra e viene posizionato all'interno dell'impalcatura.
Per tutta la giornata gli operai continueranno instancabili a montare la struttura pezzo per pezzo, bullone dopo bullone. Finché, probabilmente già stasera, Fiore del Cielo prenderà di nuovo vita. Sarà di nuovo lì, a San Sisto, in tutta la sua bellezza, a dominare la piazza in attesa del “Sollevati e fermi” del capofacchino.
Santa Rosa - I pezzi della Macchina trasportati con cinque camion - Fotocronaca - Video
Fiore del Cielo a San Sisto
Viterbo - 18 agosto 2010 - ore 1,15
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