- Tradizione e polemiche. Sentita, forte la prima, decisamente evitabile la seconda.
Ma nella strana vigilia di questo tre settembre, c'è spazio anche per questo. Così in conferenza stampa per presentare il trasporto, mentre le parole del sindaco Marini, il presidente Meroi, il capofacchino Rossi e Mecarini, sono ispirate all'emozione che cresce per un trasporto ormai vicino, chi non c'è si lascia (s)cadere in una polemica, che al di là della legittimità, poteva essere imbandita più avanti.
Arturo Vittori, ideatore di Fiore del Cielo non è presente. Fatto piuttosto raro, ma in conferenza c'è chi per lui legge un messaggio. Innanzitutto per prendere le distanze da un bozzetto della macchina ideato da Michele Telari e presentato pochi minuti dopo.
“Non ho nulla a che vedere – scrive Vittori – non sono stato coinvolto, nessuno ha sentito la necessità di consultarmi”.
Quindi, in riferimento alle recenti dispute sui pagamenti. “Mi auguro un 2011 migliore – dice Vittori – e che si faccia chiarezza. Non vorrei che a bussare alle porte del Comune arrivassero anche i cinesi”.
Nonostante tutto, Vittori a Viterbo il 3 settembre ci sarà. “In mezzo alla gente, come sempre a gridare viva Santa Rosa”.
Tocca al sindaco Marini, riportare tutti sui giusti binari. “La sera del tre – spiega – parlerò della sofferenza dei facchini. Chi non ha capito il valore della Macchina, non ha capito il valore della tradizione. Esistono le sedi e i tempi opportuni per parlare di tutto.
Il Comune considera il costruttore, come vincitore di un appalto. E' il nostro interlocutore. Siamo attenti nel vigilare. C'è il 5, il 6 settembre per parlare di tutto”.
|