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Inchiesta della Corte dei conti sul Cev - Il sostituto procuratore ha formulato l'accusa per Gabbianelli & c. in vista dell'udienza del 20 settembre 2010
Oltre cinque milioni di danni
Viterbo - 14 aprile 2010 - ore 3,30

L'ex sindaco Giancarlo Gabbianelli
- Trentasei pagine di accuse pesanti. L'inchiesta della Corte dei Conti sul Cev piomba di nuovo sulla testa degli ex amministratori e dirigenti dell'epoca Gabbianelli. Il danno per cui sono chiamati a giudizio è superiore ai cinque milioni di euro.

Il sostituto procuratore generale Marco Smiroldo ha formulato l'accusa che verrà dibattuta il 20 settembre 2010, giorno in cui è stata fissata l'udienza.

La procura contesta a gran parte dell'ex giunta Gabbianelli, ai dirigenti e al direttore generale Armando Balducci di aver violato la legge affidando direttamente al Cev l'esecuzione di appalti di servizi e l'erogazione di servizi pubblici.

“Tale scelta gestionale – si legge nel testo dell'accusa – ha comportato un danno al patrimonio del Comune di Viterbo. E' risultato infatti che l'inesistenza di un'idonea struttura e l'insufficienza dell'organizzazione della società rendevano impossibile al Cev erogare i servizi affidati. Quindi la società affidava a sua volta, a un prezzo notevolmente più basso, ai privati lo svolgimento dei servizi”.

Tutto questo, sempre secondo l'accusa, favorendo i soci privati del Cev.

“Tutte le scelte amministrative e gestionali – si legge ancora nel testo della Procura – si sono rivelate consapevolmente preordinate a garantire non tanto l'efficacia ed economica gestione dei servizi pubblici locali, quanto il mantenimento in vita della società Cev”.

In particolare la Guardia di Finanza avrebbe accertato che le scelte amministrative compiute dal 2004 al 2008 avrebbe causato danni erariali da maggiori costi conseguenti alla violazione delle regole sulla concorrenza, danni da illecita gestione extracontabile, danni da diseconomico acquisto di azioni del Cev da parte del Comune, danni da diseconomica attività di capitalizzazione. Il tutto a scapito delle risorse comunali.

Diversi gli appalti esaminamti dalla procura. Tra i quali alcuni particolarmente significativi.

La Procura ha citato in giudizio, in base alle responsabilità accertate dall'accusa, il dirigente Stefano Menghini, l'ex assessore Mauro Rotelli e il dirigente Mario Rossi per l'appalto di servizio di verde pubblico e arredo urbano. “Un appalto – si legge nell'atto di citazione – affidato senza gara al Cev. Da tali atti il Comune ha avuto un danno erariale di 650.958,58 euro”. A Tale cifra, se condannati, dovranno rispondere il dirigente e l'ex assessore al Verde pubblico.

Per l'appalto di servizio di igiene urbana dovranno risponde il dirigente del settore Lavori pubblici Paolo Izzi e gli ex assessori Antonio Fracassini e Francesco Moltoni, per un danno erariale di 479.526,36.

In totale gli appalti e i servizi affidati senza gara sono cinque e per ognuno è citato dirigente e assessore. Oltre gli appalti la procura ha esaminato i mandati di spesa erogati senza aver prima effettuato il passaggio in consiglio comunale.

“La violazione delle regole – è scritto - ha escluso che il consiglio compisse quegli accertamenti che legittimano l'imputazione al Comune della relativa spesa, questo ha comportato l'ingiustificato accollo al Comune delle relative spese in spregio a tutte le regole e determinando (avallandola) una situazione di permanente illegittimità e producendo un danno ingiusto al Comune”.

Secondo la procura il comune in questo modo tentava di ripianare la situazione critica del Cev. “L'attività della Guardia di Finanzia – continua – ha accertato che il Comune di Viterbo, tra il 2006 e il 2007, ha erogato al Cev circa due milioni di euro, somme che invece di essere utilizzate per l'aumento di capitale sono state impegnate per ripianare le passività della società”.

Per questo ne risponderanno i componenti della ex giunta: Gabbianelli, Fracassini, Arena, Rotelli, Tofani, Moltoni e Bracaglia e il dirigente Guerrini e l'amministratore delegato del Cev Leone.

In sostanza: “l'affidamento senza gara, la liquidazione di somme extra contratto ed extra bilancio, le capitalizzazione diseconomiche, l'acquisto di azioni a un valore maggiore del reale, hanno contribuito a occultare per un breve periodo la dannosa gestione del Cev, ma non sono riusciti a evitare il tracollo. Il tutto a danno delle risorse comunali. In tutto questo emerge una lampante evidenza: la mancanza di qualsiasi forma di controllo da parte degli organi preposti”.

Controllo che non avrebbero esercitato il sindaco Gabbianelli e il direttore generale Balducci. Entrambi avrebbe dovuto, perché predisposti per funzioni, vigilare. “Balducci e Gabbianelli hanno omesso o posto in essere attività che hanno contribuito, insieme al mancato controllo, allo stato di sofferenza della società partecipata”.

Le parti chiamate in causa entro il 31 agosto potranno presentare la loro documentazione. Il 20 settembre ci sarà il dibattimento.
Nel frattempo la Procura ha chiesto agli ex dirigenti e assessori una cifra di oltre 5 milioni di euro.

Nel dettaglio queste le richieste di condanna per danno erariale

Aquisizione servizio verde pubblico
in via principale il dirigente Mario Rossi 187.158, 58 euro

in via sussidiaria Mauro Rotelli, Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 37.158,58 in parti uguali.

Acquisizione servizio di igiene urbana
in via principale il dirigente Paolo Izzi 479.526,36 euro

in via sussidiaria Antonio Fracassini, Francesco Moltoni, Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 200.000 in parti uguali

Acquisizione del servizio di pulizia dei servizi igienici
in via principale il dirigente Paolo Izzi 490.072,94 euro

in via sussidiaria Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 200.000 in parti uguali

Acquisizione del servizio di pulizia locali comunali
in via principale il dirigente Massimo Romolo Rossetti 194.526,14

in via sussidiaria Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 90.000 euro in parti uguali

Acquisizione servizio manutenzione impianti nel nuovo palazzo di giustizia

in via principale il dirigente Paolo Izzi 132.248 euro

in via sussidiaria Antonio Fracassini, Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 60mila euro in parti uguali.

Acquisizione servizio gestione riscossione verbali di violazione del codi ce della strada
in via principale il dirigente Alfredo Matteucci 490.072,94 euro

in via sussidiaria Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 300.000 euro in parti uguali

Acquisizione servizio illuminazione pubblica
in via principale il dirigente Paolo Izzi 340.578,97 euro

in via sussidiaria Paolo Muroni, Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini, fino alla concorrenza di 200.000 euro in parti uguali fino alla concorrenza di 50.000 euro

Acquisizione servizi cimiteriali e illuminazione votiva
in via principale il dirigente Mario Rossi 86.280 euro

in via sussidiaria Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 50.000 euro in parti uguali.

Inoltre chiede di condannare:
Mario Rossi a risarcire 186.536,73 per emissione mandato 12047 del 18 novembre 2005 e per l'omesso controllo Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 50.000 euro in parti uguali.

Mario Rossi a risarcire 54.096 per emissione mandato 12161 del 22 novembre 2005 e del mandato 589 del 17 gennaio 2006 e per l'omesso controllo Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 30.000 in parti uguali.

Mario Rossi a risarcire 47.582,48 per emissione mandato 2641 del 3 marzo 2006 e per l'omesso controllo Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 25.000 in parti uguali

Paolo Izzi a risarcire 358.368,93 per l'emissione del mandato 2517 del 28 febbraio 2006 e del mandato 2518 del 28 febbraio 2006 e per l'omesso controllo Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 150.000 in parti uguali.

Paolo Izzi a risarcire 530.649,72 euro per l'emissione del mandato 2640 del 3 marzo 2006 e per l'omesso controllo Giancarlo Gabbianelli, Armando Balducci, Maurizio Guerrini fino alla concorrenza di 250.000 in parti uguali.

Infine la procura chiede di condannare Giancarlo Gabbianelli, Antonio Fracassini, Giovanni Arena, Mauro Rotelli, Maurizio Tofani, Francesco Moltoni, Marco Maria Bracaglia, Maurizio Guerrini, Roberto Leone al risarcimento in parti uguali tra loro di 932.418 per la delibera di giunta 461 (21 - 07 - 2006) e per l'omesso controllo Balducci fino alla concorrenza di 66.601 euro.

E ancora: Giancarlo Gabbianelli, Antonio Fracassini, Fosca Mauri, Giovanni Arena, Mauro Rotelli, Maurizio Tofani, Francesco Moltoni, Marco Maria Bracaglia, Maurizio Guerrini, Roberto Leone al risarcimento in parti uguali tra loro di un milione di euro per la delibera di giunta 733 (21-11-2007) e per l'omesso controllo Balducci fino alla concorrenza di 76.923 euro

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