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Alfonso Prota e Antonello Ricci a Tuscania, Vetralla e Vejano
Le tre tappe della Banca del racconto
Viterbo - 10 dicembre 2010 - ore 12,30

- L'associazione culturale Percorsi (Circolo Arci) e Banda del Racconto in collaborazione con l'officina culturale della Tuscia, con il contributo dell'assessorato Cultura, arte e sport della Regione Lazio e l'assessorato Cultura della Provincia di Viterbo e con il patrocinio delle amministrazioni comunali di Tuscania, Vejano, Vetralla presenta la terza edizione della "Banca del racconto".

Comunità, paesaggi, storie della Tuscia. Racconti come patrimoni identitari da valorizzare per un armonico sviluppo culturale ed economico del nostro territorio.

Nell’ambito della conferenza stampa della Banca del racconto, tenutasi giovedì 9 dicembre presso la sala della Provincia di Viterbo, è stato presentato il programma della terza edizione.

“La peculiarità del progetto sta nella trasformazione e nella restituzione dei racconti - hanno sottolineato a più riprese Marco Trulli di Arci Viterbo e Antonello Ricci -. La Banca del racconto non ha l’obiettivo di accumulare enormi quantità di memorie, come si fa genericamente, l’obiettivo è quello di ascoltare con attenzione le storie e di restituirle sotto forma di reading, libri, spettacoli per farle persistere nel presente e nel futuro”.

Quest’anno la Banca del racconto si concentra su tre episodi traumatici per alcuni paesi della Tuscia: il bombardamento per Vejano, lo sfollamento di Vetralla e il terremoto del 1971 a Tuscania.

Il presidente dell’officina culturale della Tuscia Marco Schiavoni, ha parlato delle difficoltà attuali nella programmazione dell’anno 2011 delle officine culturali, visto che l’assessore alla Cultura della Regione Lazio ancora non ha garantito il finanziamento per il prossimo anno.

“Nonostante tutto il lavoro dell’officina culturale - ha concluso Schiavoni - finora è stato molto fruttuoso e si conclude proprio con la Banca del racconto, quindi speriamo di dare continuità a questa importante progettualità”.

Il primo appuntamento della Banca del Racconto si terrà a Vetralla il 12 dicembre alle 17 presso il museo della città e del territorio con la restituzione performativa dal titolo: "Primavera 1944: quando Vetralla si svotò".

Rivivere il trauma del passaggio del fronte di guerra nel cuore della Tuscia. Era il 1944. La guerra come la ricordano coloro che la vissero e subirono. Uomini e donne che oggi hanno ottanta anni e più.

Ma in quei giorni, terribili e meravigliosi, erano ariosi farfarelli senza età. Picari gettati nell'avventura della vita. I cui sguardi poterono snudare e trafiggere le più crude verità della vita e della morte.

Così che, davanti a un registratore acceso, sotto una grandine di bombe enormi e luccicanti, sotto le raffiche dei mitragliamenti, in mezzo a cadaveri sfigurati, sanguinolenti e putrefatti, in mezzo alle rovine fumanti dei loro amati paesi rasi al suolo (mezzo sepolti dalle macerie morali di un Paese sciaguratamente precipitato nell'orrore) ecco farsi largo inattesi stupori e meraviglie, sorrisi e risate, fiabeschi paradossi e beffe boccaccesche.

Pietà. Tenerezza. Perché: dove maggiore è il pericolo, proprio lì cresce la salvezza. Perché la vita non si arrende. E sempre ricomincia. Dunque. Come in ogni psicodramma che si rispetti, le comunità locali, che avevano (fiduciosamente) affidate le proprie storie (le proprie vite) ai narratori della Banca del Racconto, potranno assistere a una restituzione-messinscena della propria voce-memoria.

In forma di reading, di teatro narrazione. Spettatori del ritorno della propria odissea in forma di racconto. Spettatori di se stessi. E giudici. Se in queste restituzioni si riconosceranno. E potranno tornare a dire la loro nel feedback del dibattito.

A Vetralla, con il viatico di testimoni di eccezione, che sono anche pezzi da Novanta della memoria e dell'identità locale (Teresa Blasi, Felice Norcia, Luigi De Grandis), presso il Museo della Città e del Territorio, torneranno di scena il paese deserto e lo sfollamento dei vetrallesi nelle campagne.


La Banca del Racconto è un progetto ideato e curato da Alfonso Prota e Antonello Ricci, con il contributo dell’associazione culturale Percorsi (Circolo Arci) ed in collaborazione con la Soc. Coop S.T.A.F. ar.l. di Viterbo.

Il progetto, attivo dal 2008, ha visto la collaborazione di Marcello Arduini (docente di Antropologia Culturale dell’Università degli Studi della Tuscia), di Marco D’Aureli (Direttore dei Musei della Terra di Latera e del Brigantaggio di Cellere), di Stefano Frateiacci (grafico e impaginatore delle pubblicazioni realizzate), della casa editrice Ghaleb Editore e del gruppo teatrale Banca del Racconto (www.bandadelracconto.it) per la fase di “restituzione”.

Per l’annualità 2010, grazie alla collaborazione e la partecipazione finanziaria della Provincia di Viterbo, Assessorato alla Cultura, ed in collaborazione con l’Officina Culturale della Tuscia diretta da Marco Schiavoni e con la Regione Lazio Assessorato alla Cultura Arte e Sport, con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Tuscania, Vejano e Vetralla, il progetto si concentra su tre comunità dell’Alto Lazio (Tuscania, Vetralla, Vejano).

La selezione dei narratori locali, avvenuta nella prima fase di “dialogo”, è stata determinata dalla qualità del rapporto instaurato con le agenzie culturali e con le amministrazioni locali.


Domenica 12 dicembre alle 17
Museo della Città e del Territorio, Via di Porta Marchetta 2, Vetralla con Alfonso Prota, Antonello Ricci, Marco D’Aureli

Sabato 18 dicembre alle 17
Centro Anziani, Via della Repubblica snc, Vejano con Alfonso Prota, Antonello Ricci, Marco D’Aureli

Venerdì 17 dicembre alle 17
Centro Anziani, Via Marconi 2, Tuscania
Racconto teatrale "Porgete l'orecchio egregi miei uditori. Nel 1971 ... terremoto", viaggio nel mondo dell'ottava rima popolare a Tuscania a cura della Banda del Racconto e Associazione Percorsi con Alfonso Prota, Antonello Ricci, Olindo Cicchetti, Pietro Benedetti e con l'amichevole partecipazione di Ennio De Santis

Info ASSOCIAZIONE PERCORSI (Circolo ARCI)
Cell. 393.9211339  o 393.9097166  Tel/Fax 0761.329478
e-mail culturavt@arci.it http://arciviterbo.blogspot.com


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