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Mauro Rotelli, Luigi Buzzi e Giuseppe Fraticelli alla City Hall di Oslo
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Riceviamo e pubblichiamo - A volte una sedia vuota è in grado di smuovere le coscienze di milioni di individui. A volte una sedia vuota è capace di richiamare migliaia di giovani da tutto il mondo.
E' quello che è successo ieri a Oslo, dove nel pomeriggio si è svolta la cerimonia di consegna del premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo, scrittore cinese da anni impegnato per i diritti civili e la libertà d'opinione nella Repubblica popolare cinese e per questo arrestato e ancora oggi detenuto.
Lui non c'era, ma a ritirare simbolicamente il premio sono state migliaia di persone che hanno raggiunto la capitale norvegese per solidarizzare con chi, come lui, si batte ogni giorno per l'affermazione dei diritti umani nel mondo.
A manifestare fuori la City Hall di Oslo c'erano anche Mauro Rotelli, Luigi Buzzi e Giuseppe Fraticelli, amministratori del Popolo della Libertà che hanno raggiunto la Norvegia insieme ai ragazzi e le ragazze della Giovane Italia della provincia di Viterbo.
Un appuntamento importante, una giornata indimenticabile che ha visto un legame profondo con i giovani studenti di piazza Tiananmen che nel 1989 hanno stupito il mondo per il loro coraggio ma che niente hanno potuto di fronte alla repressione messa in atto con carri armati e militari in assetto da guerra.
A loro Lu Xiaobo ha dedicato il premio Nobel per la Pace. A loro è stata dedicata la fiaccolata che ieri ha attraversato il centro di Olso e che ha visto presenti i ragazzi della Tuscia.
La giornata si è conclusa con la visita al Museo Nobel, dov'è possibile lasciare una testimonianza scritta. Tra le tante frasi era possibile leggere "I giovani di Viterbo al fianco di chi lotta per la libertà".
E' Rabbia E' Amore Tuscia
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