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Andrea Egidi, segretario provinciale del Pd
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- Presidente Pd, altra fumata nera.
Ieri riunione degli eletti all'assemblea provinciale, area Fioroni-Panunzi, durante la quale è stato ribadito il no all'offerta della presidenza.
Per due ragioni. La discussione sull'incarico e se accettarlo o meno, serve solo a dividere. Così sono state interpretate le indiscrezioni riportate ieri da Tusciaweb.
Ma soprattutto perché l'area Fioroni – Panunzi non vorrebbe avallare l'elezione di Egidi, segretario con il 53% dei consensi al ballottaggio.
Rimane un problema. Dando per scontato che nessuno uscirà dal partito, almeno per ora, come si resta dentro?
La linea non è ancora chiara. Tra chi propone una battaglia interna, facendo valere la rappresentanza del 46% negli organi di direzione, ma senza chiedere posti in segreteria o altro e chi vorrebbe dare vita a una sorta di associazione culturale ramificata sul territorio, per mettere l'area Bersani di fronte allo specchio. Hanno il 53% dei consensi interni, ma c'è chi ha il voto sul territorio. Molto utili per le elezioni in primavera.
Insomma. Strategia in costruzione. Mentre anche il Pd viterbese aspetta il 14.
Se Berlusconi non ottiene la fiducia, non entra in crisi solo il Governo, ma un intero sistema basato sul bipolarismo. E a quel punto è tutto possibile.
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