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La manifestazione a Oslo
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Riceviamo e pubblichiamo - Mescolata a una ventina di dissidenti cinesi, al grido di “Release Liu Xiao Bo”, Giovane Italia Viterbo insieme alla Giovane Italia Roma ha manifestato davanti al City Hall di una gelida Oslo per la liberazione dello scrittore e neo premio Nobel per la Pace Liu Xiao Bo,
intellettuale cinese condannato a undici anni di prigione dal regime comunista per aver esaltato nei suoi testi la necessità di immediate riforme democratiche e l’imprescindibilità dei diritti politici.
L’Italia c’era con il suo ambasciatore. Viterbo c’era con i suoi ragazzi, armati di sciarpe, striscioni e tanta voglia di difendere quei valori universali che vengono ancora troppo spesso calpestati da un gigante rosso che pretende di trattare alla pari, se non in posizione di forza, con le potenze occidentali durante le tavole rotonde dei summit internazionali.
Dai maxischermi dell’accademia del Nobel abbiamo potuto seguire in diretta la premiazione e la consegna della cartellina in pelle contenente il diploma e la medaglia associati al premio, che sono stati deposti sulla poltrona vuota del dissidente.
Momenti carichi di emozioni, con il sottofondo delle parole di Liu Xiao che ci piace ricordare: “Guardo pieno di ottimismo al futuro di una Cina libera perché non c’è nessuna forza che possa mettere fine alla ricerca umana della libertà e la Cina alla fine sarà una nazione governata dal diritto dove i diritti umani regneranno sovrani”.
In serata una fiaccolata silenziosa ha attraversato il centro della capitale norvegese, raccogliendo turisti, residenti e semplici curiosi sotto l’egida di Amnesty International, tutti uniti dalla comune volontà di ricevere simbolicamente quel Premio e trasmettere il nostro calore a chi, come Liu, osa combattere contro una gestione politica monopolista, in nome della libertà di espressione.
Giovane Italia Viterbo
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