Riceviamo e pubblichiamo - Dopo l’occupazione della facoltà di Conservazione dei beni culturali (terminata per lasciar svolgere alle studentesse e agli studenti della facoltà la sessione d’esame) e quella del liceo classico Mriano Buratti, gli studenti universitari e medi di Viterbo tornano in piazza per quello che si spera sarà l’ultimo atto a difesa, da parte dei soggetti in formazione, della scuola e dell’università pubblica.
Il 14 il Parlamento voterà la fiducia a questo governo, artefice di quella che chiamano “riforma dell’università” ma che alla luce dei fatti risulta essere solo una scellerata mannaia nei confronti di alcuni dei diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione: la cultura e la ricerca scientifica.
Tali decisioni conducono verso un’istruzione sempre più elitaria e riservata a pochi portando alla mortificazione dei desideri di e delle aspirazioni di chi non potendosi permettere una formazione economicamente dispendiosa sarà costretto a rinunciare.
In una società in cui la precarietà è sempre più manifesta crediamo sia importante lottare per difendere il nostro futuro di studenti e di cittadini.
Per questo chiediamo l’immediato ritiro del ddl che di fatto uccide l’istruzione pubblica a favore di quella privata; chiediamo un sistema di Welfare che difenda i diritti degli studenti, attraverso agevolazioni nei trasporti e soprattutto diritto allo studio, da questa finanziaria estremamente ridotto.
Il 13 uniamo la nostra voce al coro di tutti quei ragazzi che da tutta la Nazione manifesteranno il loro diritto di essere studenti.
Scendiamo in piazza con tutti gli studenti della città e della provincia e con tutti coloro che si vorranno unire a noi per dimostrare la loro contrarietà alla riforma Gelmini e più in generale a questo governo. Noi non siamo sfiduciati e crediamo che “l’unica lotta persa sia quella abbandonata”.
Lunedì 13 alle 9 appuntamento a piazza del Plebiscito per il corteo studentesco che terminerà con una lezione, a piazza delle Erbe, su AltraRiforma (la proposta di riforma dell’università proposta dagli studenti di tutto il Paese).
Martedì 14, sperando insieme nella mozione di sfiducia al governo, partiamo insieme alle 6,56 per partecipare alla mobilitazione prevista in occasione della votazione, a Roma.
Coordinamento Link Tuscia
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