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“Gelmini, Tremonti, ridateci i fondi”.
Gli studenti delle scuole e delle università di Viterbo scendono di nuovo in piazza contro la riforma per gridare il loro “no” ai provvedimenti previsti dal governo in materia di diritto allo studio.
“Lei ha le borse firmate e noi neanche quelle di studio” recita uno degli striscioni rivolti al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
Il corteo, organizzato dal coordinamento Link Tuscia, è partito da piazza del Comune dove i ragazzi si sono dati appuntamento sotto la sede della Prefettura.
Da qui è continuato verso via Ascenzi, piazza del Sacrario, via Marconi per poi terminare infine a piazza delle Erbe dove si è tenuta una lezione alternativa che ha messo in luce le proposte dei giovani contrapposte alla riforma presentata dal governo.
“Lo studio è un diritto – urlano al megafono i ragazzi – non possono togliercelo.
Noi, i giovani, il futuro di questo Paese, non possiamo pagare lo scotto della crisi”.
I cori di protesta erano rivolti anche contro il premier Berlusconi, al vertice del governo e ritenuto quindi uno dei fautori della futura organizzazione scolastica.
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