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Viterbo - I genitori della ragazza morta lo scorso anno raccontano la donazione delle cornee
Gli occhi di Chiara tornano a vedere
Viterbo - 13 dicembre 2010 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - Grazie ai medici, agli assistenti e ai collaboratori della donazione organi e tessuti Ausl Viterbo.

E' il giorno 7 dicembre 2010, siamo stati invitati presso l'ospedale Belcolle per ricevere il diploma di benemerenza a Mariachiara per la donazione delle sue cornee.

Quando arriviamo in ospedale siamo molto agitati, sentiamo un profondo dolore, considerando che la nostra Mariachiara se ne è andata proprio in questi giorni.

Entrando riconosciamo subito i famigliari che sono li per lo stesso evento, hanno tutti lo stesso dolore in faccia. Ci accoglie la signora Rosella dicendoci che tra poco inizierà la cerimonia. Davanti a noi ci sono medici e collaboratori che hanno un compito difficile, parlarci di chi non c'è più, spiegandoci a cosa è servito il dono dei nostri cari.

“I vostri cari - dice il dottor Fernando Ricci - hanno sentito che con il loro gesto potevano nel momento più importante della loro vita donare. Io li ritengo degli eroi, perché senza motivo, ma solo per amore hanno scelto, con consapevolezza, di essere al servizio dei più deboli”.

Guardandoci ci dice: “voi non potete immaginare la gioia delle persone che tornano a una vita nuova, l'amore che conservano per chi li ha aiutati, li fa sentire loro fratelli. Vi ringrazio a nome di tutte le persone che si sono salvate e che hanno ricevuto il dono con il cuore in mano. In modo particolare vi ringrazio personalmente - prosegue un emozionato dottor Ricci -, comunicandovi che tutti gli organi donati sono stati trapiantati con esito positivo”.

Con le belle e profonde parole che sono seguite, io e la mia famiglia eravamo con Mariachiara, ci sorridevamo e abbracciavamo. Sentivamo tutto il calore di quando le parole sono vere e arrivano dirette al cuore.

La sensazione di sofferenza non la sentivamo più, con gli occhi e con le mani ci cercavamo con tutti i presenti per dirci grazie di essere qui. La tensione aveva ceduto il posto alla condivisione per essere stati compresi, amati e rispettati.

Grazie della vostra riconoscenza, grazie di averci fatto partecipi di un evento così importante, sentiamo una profonda ammirazione per il lavoro che svolgete al servizio di chi soffre. Le vostre parole sono entrate in noi e noi le sapremo trasmettere a molti altri, sarà un passa parola affinché si formi una coscienza civica ancora più forte.

Grazie di cuore al dottor Fernando Ricci, al dottor Cimarello, alla signora Rosella, alla signora Stefani.

Con affetto i genitori e i fratelli di Mariachiara Segato.


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