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Viterbo - Con una tesi su Soriano nel Cimino
Leonardo Cappelli dottore in Scienze della comunicazione
Viterbo - 15 dicembre 2010 - ore 15,40

Il neo dottore Leonardo Cappelli
Alcuni momenti della discussione di laurea
- Oggi 15 dicembre 2010, presso l’Università degli Studi della Tuscia Facoltà di Scienze Politiche, corso di laurea in Scienze della Comunicazione, si è brillantemente laureato Leonardo Cappelli discutendo una tesi di Storia Contemporanea su Soriano nel Cimino. Elezioni e vita amministrativa nel II dopoguerra. Relatore il professor Maurizio Ridolfi preside della Facoltà.

A Leonardo le congratulazioni della redazione di Tusciaweb.


Una sintesi della tesi

Soriano nel Cimino come caso di studio: ascesa e difficoltà di un “comune rosso” che, dal punto di vista delle elezioni e della vita amministrativa, rappresenta un caso raro nella provincia di Viterbo. Nel II° dopoguerra, infatti, e precisamente dal 1954 fino ad oggi, salvo due brevi interruzioni, è stato amministrato sempre da maggioranze di sinistra o di centrosinistra.

Importante è stata la sindacatura di Giuseppe Ciorba, durata oltre 24 anni, dal 1954 al 1978, che ha dato l’esempio di come si possa amministrare un comune riscuotendo i consensi di gran parte dell’opinione pubblica e il rispetto dell’opposizione. Importante è stata soprattutto l’unità tra le forze di sinistra, nelle diverse campagne elettorali. La sinistra, infatti, nel 1991 e nel 1997 perde soltanto a seguito della divisione, a livello locale, creatasi prima tra il Pds e Rifondazione comunista e poi tra l’Ulivo e Rifondazione comunista. Superate le divisioni, il centrosinistra sorianese è riuscito ad amministrare il paese, fino ad oggi con l’attuale sindaco Domenico Tarantino.

Un lavoro, quello del neodottore Leonardo Cappelli, che ha incontrato difficoltà nel reperire fonti storiche ufficiali. Gli archivi pubblici, infatti, spesso conservano il materiale cartaceo in modo discontinuo e, a volte, casuale. L’Archivio di Stato di Viterbo, per esempio, anch’esso fresco di trasloco in locali più grandi, a causa della carenza di personale specializzato, conserva gran parte dei plichi, riguardanti le operazioni elettorali di tutti i comuni della provincia di Viterbo, ammassati nei locali sotterranei così come sono pervenuti dalla Prefettura di Viterbo nel corso degli anni.

Fonti storiche utili al lavoro, tra le altre, sono state i testi di storia locale conservati nelle biblioteche comunali di Soriano nel Cimino e di Viterbo, altri testi di storia contemporanea italiana, le testimonianze orali delle persone che hanno vissuto gli eventi del secondo dopoguerra (sindaci, assessori, consiglieri comunali e altri cittadini), in particolare Giacomo Edmondo Zolla, profondo conoscitore della storia sorianese e deceduto il 24 ottobre scorso. Molto utili, ai fini della ricerca, anche i diversi quotidiani locali e alcuni siti internet.

In particolare il sito del Ministero dell’Interno che ha on line molti risultati elettorali della Repubblica Italiana (purtroppo le elezioni provinciali e comunali sono aggiornate soltanto a partire dal 2005) e il sito della Prefettura di Viterbo (riporta le elezioni locali soltanto a partire dal 1999).

Primo lavoro è stato quello di ottenere sommarie informazioni e di localizzare gli eventi storici nel tempo. Stabilita la cronologia, per mezzo dei quotidiani locali, e della storia locale, si è formata la “colonna vertebrale” del lavoro di ricerca con date precise e nomi di personaggi che hanno segnato gli accadimenti della storia di Soriano nel Cimino. Successivamente è stato possibile arricchire il lavoro anche con fatti di cronaca particolari e con alcuni riferimenti alla storia nazionale.

Soriano nel Cimino, rinomata località montana di villeggiatura, al contrario della maggior parte dei comuni della provincia di Viterbo, dagli inizi del secolo scorso, ha beneficiato dell’opportunità di maggiori scambi commerciali e culturali tramite la “ferrotranvia” Roma – Civitacastellana – Viterbo che venne aperta il 28 ottobre 1932, nel decimo anniversario della marcia su Roma, e gestita dalla Società Romana Ferrovie del Nord (SRFN). Per l’apertura fu organizzata una massiccia campagna pubblicitaria, che sfruttava l’immagine del Monte Soratte come simbolo della tratta. Sulla ferrovia potevano transitare, oltre alle normali carrozze, anche normali carri merci in servizio sulla rete stradale.

Ma esaminando in modo approfondito lo studio appare chiaro il radicamento delle forze di sinistra nelle vicende politiche di Soriano nel Cimino. L’ascesa di questo “comune rosso”, infatti, affonda le proprie radici almeno dal 1920 quando il Partito socialista italiano vinse le elezioni comunali. Vittoria messa in crisi soltanto con l’avvento fascismo.

Dopo il ventennio, con la Liberazione e la nascita della Repubblica, Soriano nel Cimino ritornò ad essere amministrata da una giunta di sinistra (1954), con largo consenso degli elettori, capeggiata da Giuseppe Ciorba, fino al 1978: un buon governo che ha dato continuità alle successive amministrazioni, con la sinistra unita sempre vincente.

Soltanto due volte, nel secondo dopoguerra, infatti, il centrodestra è riuscito a vincere, con la sinistra divisa prima tra PDS e Rifondazione Comunista nel 1991 (sindaco Cecchetti), e poi tra Ulivo e Rifondazione Comunista nel 1997 (sindaco Sensini). Dal 2001, ritornata l’unità nel centrosinistra, e con il centrodestra diviso, il sindaco Domenico Tarantino è riuscito a governare per due intere sindacature vincendo anche le ultime elezioni amministrative del 2006.


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