Educare alla legalità e prevenire qualsiasi forma di devianza giovanile è uno dei principali obiettivi – ha sostenuto il Prefetto Aronica - inserito nel documento programmatico presentato in seno alla Conferenza Permanente all’inizio di quest’anno. A tal fine verrà istituito un tavolo di lavoro permanente, in seno alla Sezione Prima del predetto organismo.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di intervenire in maniera diretta sull’esperienza quotidiana del giovane, in modo da prepararlo al riconoscimento convinto e partecipato delle regole della vita democratica e civile.

Gli interventi fin qui intrapresi hanno interessato le terze classi delle scuole medie inferiori e le prime dell’istituto scientifico del Comune di Nepi.

Ciò che si intende perseguire, con la costituzione del gruppo di lavoro, è l’aggregazione di tutte le istituzioni interessate a tale problematica, in modo da poter assicurare su tutto il territorio provinciale un’azione di prevenzione e di intervento diretto in ambito scolastico.

Oltre al Prefetto, hanno sottoscritto il predetto documento il Vice Questore Vicario, Cianchella, per la Questura di Viterbo, il Sindaco del Comune di Nepi, in rappresentanza del Distretto socio –sanitario VT5, Franco Vita, iMauro Arena, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e Caterina Caldarola, Dirigente dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Viterbo e Rieti.

L’impegno assunto dalla Prefettura, in collaborazione con le altre Autorità firmatarie, trae origine dalle numerose iniziative poste in essere, ciascuna per il proprio servizio, in tutta la Provincia, ove si sono realizzati, negli ultimi anni, incontri nelle scuole medie e superiori finalizzati all’interiorizzazione del valore della legalità in fasce di età particolarmente esposte ai rischi di disadattamento giovanile.

La rete operativa sarà attiva con campagne di comunicazione sociale, visite nelle scuole,, diffusione di materiale illustrativo e quant’altro ritenuto efficace per trasmettere messaggi di legalità ai nostri giovani in età scolare, perché essi rappresentano il futuro di una società fondata sui principi della sicurezza e della democrazia.