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Viterbo - Interviere il consigliere del Pd Insogna
Cimitero, perché far guadagnare un privato?
Viterbo - 16 dicembre 2010 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo
Sergio Insogna
- La mozione sulla privatizzazione dei cimiteri della Città di Viterbo e frazioni ha dato l'occasione ai componenti della II commissione consiliare di analizzare meglio la questione, porre quesiti ed avanzare proposte, qui va fatto un plauso al Presidente della Commissione Moltoni, per come ha permesso di portare avanti le discussioni e la votazione finale.

Innanzitutto c'è da registrare nella prima seduta la disponibilità dell'assessore Galati a prendere in esame e valutare tutto quello che poteva uscire come considerazioni, richieste e modifiche a quanto la Giunta Comunale stava facendo ed era in procinto di fare.

E questo atteggiamento di non chiusura della giunta potrebbe far ben sperare per il proseguimento del dibattito che avverrà in consiglio.

Seconda questione importante è stata la condivisione di conoscere meglio tutti gli aspetti riguardanti i vari servizi cimiteriali, i pro ed i contro che in esso sono contenuti.

Terzo aspetto fondamentale è che si è finalmente riusciti a sapere che tali servizi portano entrate per 700.000 euro e non si sa quante uscite, ma che comunque il bilancio dei servizi è positivo, quindi il Comune ci guadagna.

Quindi perché privatizzare, far guadagnare il privato ed addirittura pagare per farlo guadagnare?

Questione fondamentale politica ed amministrativa è che i consiglieri intendono stabilire e quantificare, come previsto obbligatoriamente dalle norme in materia, le tariffe da applicare nei diversi servizi facenti parte del pacchetto cimiteriale, considerando (come già si sta facendo per tutte le altre tariffe comunali) il fattore familiare.

E questo discorso vale sia nel caso che i servizi rimangano al Comune e sia nel caso che siano privatizzati

Questo elemento di non poco conto deve essere assolutamente assolto e garantito ai Consiglieri Comunali, altri non possono farlo.
Per cui un eventuale bando privo di questa decisione consigliare sarebbe soggetto a ricorso.

Poi si tratta di stabilire anche il fatto di quali servizi potrebbero rimanere al pubblico e quali potrebbero essere dati al privato, ed anche qui c'è un dibattito in corso.

E' stata posta la questione dei dipendenti Cev 11 unità (di cui 8 inidonei al servizio ) da scaricare su i privati e facenti parte del pacchetto e di contro di altre 11 unità (custodi cimiteriali) di cui il Comune dovrebbe ancora mantenere le spese e gli oneri.

E' stata posta la questione che per il cimitero di San Martino è necessario prima morire e poi fare la domanda per avere un loculo.

Sono nati tanti dubbi e curiosità anche all'interno dei consiglieri di maggioranza, per cui effettivamente sembra veramente singolare la eccessiva fretta con cui si vuol liquidare il “pacchetto“ servizi cimiteriali.

Non va dimenticato che migliaia di cittadini hanno sottoscritto una petizione popolare in cui chiedono al indaco di rivedere la decisione del bando per privatizzare i servizi cimiteriali.

Nella Città l'argomento interessa e suscita discussione e partecipazione. Mi auguro di riscontrare anche interventi sulla stampa di altri soggetti interessati.

Comunque sia tutti i consiglieri comunali stanno lavorando seriamente per trovare la soluzione ideale che sopratutto non penalizzi i cittadini e la Città di Viterbo, speriamo che il buon senso animi coloro i quali hanno fretta e vogliono risolvere i loro problemi.

Sergio Insogna
A nome e per conto del gruppo Pd


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