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Viterbo - Rapporto 2010 dell'Eures sullo stato delle Province
Un anno nero per l'economia, ma d'oro per il turismo
Viterbo - 17 dicembre 2010 - ore 1,30

- Diminuiscono i furti e gli incidenti. Ma l'economia è ancora in grave difficoltà. La popolazione aumenta solo in Provincia e grazie agli immigrati. Questa la foto scattata dall'Eures alla Tuscia.

E' stato presentato proprio in questi giorni il rapporto del 2010 sullo stato delle Province. L'immagine di Viterbo è a tratti consolante. Perché se è vero che i cittadini sono sempre più lontani dalla politica, lo dimostra il calo d'affluenza alle ultime elezioni provinciale, allo stesso tempo i viterbesi sono una delle Province più sensibile al volontariato.

E se è stato un anno nero per l'economia per il settore del turismo è andata decisamente meglio.

Il rapporto del dettaglio.

Economia in difficoltà – La provincia di Viterbo presenta dati economici in linea con la recessione nazionale, con una variazione negativa ampiamente superiore a quella media regionale per il Pil (-4% rispetto al -2,8% regionale), le esportazioni (-26% contro il -18,9% del Lazio), allineandosi invece alla variazione del Lazio per le sofferenze bancarie (+30,4% e +30,1%).

Gli effetti negativi dell’economia sono facilmente osservabili sul mercato del lavoro che registra una contrazione del numero di occupati (-0,5% a fronte del -0,2%) e un sensibile aumento del numero di disoccupati (+18,3% rispetto al +14,1% del Lazio) e delle ore di Cassa Integrazione Guadagni (+138,4%, anche se inferiore al +258,5% della regione) che accentuano le difficoltà per i lavoratori del territorio. Viterbo, infatti, registra il tasso di disoccupazione più alto tra le province del Lazio (11,7% rispetto all’8,5% regionale) collocandosi sopra la media regionale anche per il ricorso alla CIG (36,2 ore per occupato a fronte delle 24,3 nel Lazio).

Cresce la popolazione a Viterbo, ma solo in provincia (+1,2%) - Viterbo, con 318.139 abitanti nel 2010 registra un incremento dello 0,8% sul 2009 (-0,6% nel capoluogo e +1,2% in provincia, a fronte di +1% nel Lazio).

L’incremento rilevato si deve soprattutto all’aumento della popolazione straniera (pari a +10,1% rispetto al 2009), che, con 26.253 immigrati nel 2010, presenta un’incidenza di 8,3 immigrati ogni 100 residenti (il secondo valore più alto dopo quello di Roma; il valore medio regionale è pari a 8,8).

Nonostante il contributo degli immigrati (che “migliorano” la struttura della popolazione, grazie alla prevalenza di giovani, con un’età media di 32,2 anni), complessivamente la popolazione residente registra un indice di vecchiaia (pari a 168,4) molto più alto di quello regionale (140,9) e un’età media (44,2 anni) superiore di oltre un anno (43 anni nel Lazio) risultando, dopo Rieti, la seconda provincia più anziana del Lazio.

2009: anno positivo per il turismo a Viterbo – All’interno di un contesto regionale di crisi del settore (-1,1% gli arrivi e -1,6% le presenze nel Lazio), Viterbo riesce a registrare nel 2009 un risultato positivo, incrementando gli arrivi (+11,4%, pari a 162.526) e, soprattutto, le presenze (+38,6%, pari a 682.827). Aumenta inoltre l’attrattività provinciale sia tra gli italiani (133.320 arrivi, pari a +11,8% e 528.989 presenze, pari a +41,5%), sia tra gli stranieri (29.206 arrivi, pari a +9,9% e 153.838 presenze, pari a +29,3%).

Elezioni regionali 2010: mai così alto l’astensionismo a Viterbo – La partecipazione elettorale alle ultime consultazioni Regionali del marzo 2010, con il 70,4% dei votanti, evidenzia un forte arretramento rispetto alle precedenti consultazioni del 2005 (quando la percentuale di votanti era pari al 79,9%), pur registrando un valore superiore a quello medio regionale (60,9%) e confermando un elevato livello di partecipazione del proprio elettorato con percentuali di voto tra le più alte del Lazio per tutte le consultazioni.

Anche le elezioni Provinciali (che nel 2010 hanno interessato soltanto la provincia di Viterbo) hanno registrato un forte aumento dell’astensionismo (con il 70,3% dei votanti, a fronte del 79,8% del 2005), a conferma di una progressiva disaffezione dei cittadini alla vita politica del Paese.

Viterbo: la provincia più sensibile al volontariato – Nel 2009 le associazioni di volontariato in provincia di Viterbo salgono a 156 unità (7 volte il valore del 2000). Rapportato il dato alla popolazione residente Viterbo registra, con 49,4 associazioni per 100 mila abitanti, l’indice di volontariato più elevato a livello regionale (il dato medio è pari a 33,6), distanziandosi significativamente dalle altre province del Lazio (46,9 a Frosinone, 42,8 a Rieti, 39,8 a Latina e 29,7 a Roma).

Sicurezza stradale: in calo incidenti, morti e feriti – Nel 2009 la provincia di Viterbo registra segnali incoraggianti sul fronte della sicurezza stradale con un decremento del numero di incidenti stradali (-2,8%, da 864 a 840), dei feriti (-0,8%, da 1.313 a 1.302) e soprattutto dei decessi (-46,2%, da 39 a 21 morti).

In termini relativi Viterbo presenta, tuttavia, un’incidenza dei morti (2,5 decessi ogni 100 incidenti stradali) e dei feriti (155) superiore a quella media regionale (pari rispettivamente a 1,8 e 140,6).

Nel 2009 reati in forte calo a Viterbo (-8,7%) - Viterbo, con 10.526 reati denunciati nel 2009, presenta la flessione della criminalità più elevata nel Lazio (-8,7%, a fronte di -6,3% nel Lazio), pur segnalando una significativa dinamica di crescita nell’ultimo decennio (+28,9% rispetto al 1999).
In termini relativi Viterbo presenta un indice di rischio (33,4 reati ogni 1000 abitanti) significativamente inferiore a quello regionale (48,3) e nazionale (43,8).

Tra le diverse fattispecie di reato, diminuiscono i furti (4.303, pari a -13,6% sul 2008), con una forte riduzione degli scippi e borseggi (-23,9%), dei furti d’auto (-13,9%) e un leggero incremento dei furti in appartamento (+0,7%) e si riducono le truffe e le frodi informatiche (-7,9%), mentre aumentano le rapine (77 nel 2009, pari a +13,2%, a fronte del decremento medio regionale del 24,5%).

Per quanto riguarda infine i reati di criminalità violenta (lesioni dolose, violenze sessuali, tentati omicidi e omicidi) Viterbo (con 382 crimini violenti) presenta una significativa flessione sul 2008 (-13,2%), ma un indice di rischio (121,1 reati ogni 100 mila abitanti) superiore a quello medio regionale (106,4) e nazionale (120,8).


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