Lo spettacolo porta in scena una ventina di attori, professionisti e non, provenienti da diverse realtà del teatro amatoriale della nostra provincia, in una serie di repliche partite a novembre nell’ambito del X convegno nazionale di teatro popolare “Tra Arno e Tevere”, svoltosi nel museo di Canepina.

Per questo ultimo appuntamento, a dar viso e voce al caratteristico personaggio mangione di “Crapulone” ci sarà Alfonso Antoniozzi, professionista della lirica di fama mondiale, che raccoglie il testimone di due professionisti della prosa che si sono avvicendati nelle recite precedenti: Carlo Ettorre e Angelo Tanzi.

Grazie alla loro amichevole partecipazione Elda Martinelli, regista e curatrice del particolare allestimento a pianta centrale, fortemente coinvolgente per il pubblico, ancora una volta ha dato modo e giovani e giovanissimi attori viterbesi di collaborare con chi ha molta esperienza e fama ma soprattutto ancora molta passione per questo meraviglioso gioco del teatro, da trasmettere ai meno esperti.                                                                                                      

Lo spettacolo è costruito su testi tipici del carnevale barocco romano stampati in Viterbo nel diciassettesimo secolo, recitati in versi, con ricchi costumi e oggetti di scena, e si dipana tra carretti e profumi, dolcetti e vino, risate e battute carnascialesche, sulle note delle bellissime musiche originali suonate dal vivo da Fiore Benigni.

Ingresso libero.