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Acquapendente - Il Pdl risponde alle lamentele del sindaco Bambini
Ospedale, c'è un ambulatorio in più
Viterbo - 17 dicembre 2010 - ore 17,00

Alberto Bambini, sindaco di Acquapendente
Riceviamo e pubblichiamo - L’incoerenza del sindaco Bambini e del suo partito il Pd sono senza freni e soprattutto limiti.

Troppo comodo identificare il premier Berlusconi come il male assoluto, e poi precipitarsi alla prima occasione sulla sua rete di punta, Canale 5, a lamentarsi del decreto Polverini sulla sanità, nella trasmissione Pomeriggio Cinque, condotta da Barbara D’Urso (trasmissione che deve ancora andare in onda).

Il tutto ovviamente senza contraddittorio e con metà popolazione aquesiana che la pensa esattamente come noi.

Ricordiamo agli aquesiani che nel 1995 il Pd, allora Pds, indicò di votare “si” all’abrogazione delle tivù private di Berlusconi. I cittadini di Acquapendente sono curiosi di sapere come mai il nostro Sindaco, che, si presume, nel 1995 votò sicuramente “si” al referendum per la chiusura di Canale 5, oggi con che coraggio si ritrova ad usare, come palcoscenico, tale emittente dell’odiato padrone Berlusconi.

Vietato ammalarsi per colpa della Polverini? La realtà dei fatti è che dal 16 dicembre l’ospedale di Acquapendente, proprio come previsto dal piano Polverini e come il Pdl aveva anticipato agli aquesiani, avrà un ambulatorio in più, quello di Oncologia e Radioterapia.

Nessuna chiusura, come i compagni ci volevano far credere, riempiendo la città di manifesti abusivi contro la Polverini e Berlusconi, senza dimenticare la manifestazione a Roma con le bandiere rosse, che di certo non rappresentavo né le istituzioni né Acquapendente.

L’unico decreto di chiusura dell’ospedale di Acquapendente è stato quello dell’ex presidente Marrazzo, decreto che i compagni si vantano non essere stato attuato.

Il decreto di chiusura dell’ospedale di Acquapendente comprendente la trasformazione della struttura in un semplice Presidio territoriale sanitario di comunità, non è stato attuato perché Marrazzo è stato arrestato, ed essendo lui stesso anche commissario straordinario alla sanità, nessun’altro avrebbe potuto concretizzarlo.

Invece di voler andare a fare campagna elettorale in tv strumentalizzando una questione su cui le istituzioni avrebbero dovuto fare quadrato come richiesto dal Pdl all’inizio, il sindaco Bambini e il Pd dovrebbe fare un mea culpa sulle responsabilità loro e di chi li ha preceduti, quando c’erano tutte le condizioni per affrontare il riordino ospedaliero con serenità e senza la pressione di una condizione d’emergenza, causata da un buco della sanità di oltre dieci miliardi di euro ereditato dalla precedente giunta regionale guidata da Marrazzo.

Terminiamo ricordando due questioni che hanno realmente portato Acquapendente agli onori della cronaca nazionale e che meriterebbero un passaggio in tv: il rifiuto del sindaco Bambini e del precedente sindaco Piazzai alla richiesta del Pdl di intitolare una via ai militari e ai civili caduti a Nassiriya e la contrarietà all’istanza del Pdl di reinserire il simbolo del Crocifisso nell’Aula Consiliare del Comune di Acquapendente.

Coordinamento e gruppo consiliare Pdl Acquapendente


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