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Marco Mancini, rettore dell'Università della Tuscia
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- Duecento metri quadrati nel complesso della Trinità degli Agostiniani, sono stati destinati all’ufficio relazioni internazionali dell’università della Tuscia.
Una breve ma significativa cerimonia ha ufficializzato l’attività per altro già avviata da sei mesi. Erano presenti il rettore Marco Mancini, il presidente della Fondazione Carivit Franco Maria Cordelli, rappresentanti delle istituzioni locali, il prorettore Giuseppe Nascetti, il direttore amministrativo dell’ateneo architetto Giovanni Cucullo, la dirigente Alessandra Moscatelli e i dipendenti dell’Ufficio.
Stefano Grego, delegato del rettore alle relazioni internazionali ha esposto i primi sei mesi di attività. Accordi con oltre duecento università di tutto il mondo attraverso non solo i progetti Erasmus, ma anche di cooperazione con scambio di docenti e studenti, hanno portato il nome dell’Università della Tuscia e di Viterbo dagli Stati Uniti, all’Africa, dalla Cina al Giappone, all’Argentina al Vietnam ed in tanti altri Paesi.
L’alta professionalità dei docenti dell’ateneo viterbese ha fatto da calamita per tanti studiosi che sono venuti a Viterbo per accrescere le proprie conoscenze. Ma anche tra gli studenti dell’università viterbese il grado di soddisfazione è molto alto per le esperienze all’estero così come entusiasti sono quelli provenienti da altri paesi.
Come ha ricordato tra l’altro il rettore Mancini è stretto il legame con la Romania. L’associazione Omnia che ha la sua sede proprio nel complesso della Trinità, opera per un fitto scambio culturale tra i due Paesi e questo è importante sia per il territorio viterbese sia per la completa integrazione europea.
Un lavoro, ha detto Mancini, che ha già avuto alti riconoscimenti anche dagli amministratori locali. Poi ha ringraziato il presidente della fondazione Carivit Cordelli per il sostegno finanziario che ha dato all’ufficio relazioni internazionali, fondamentale, ha specificato, per l’avvio di questa importante attività.
E proprio Cordelli ha sottolineato lo slancio con cui il suo ente ha aderito all’iniziativa proprio per il grande vantaggio che offre agli studenti viterbesi e per la crescita del territorio.
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