A salutare i tanti ragazzi c’erano il sindaco, Gianluca Angelelli, l’Assessore ai Servizi Sociali, Letizia Gasperini, il Vescovo, S.E. Mons. Romano Rossi, e la presidente della Cooperativa il Pungiglione, Claudia Bonfili.

“Siamo orgogliosi – ha affermato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli – che dopo tanti anni si sia trovata una soluzione per la casa protetta e soprattutto che si sia data una dimora più che dignitosa ai ragazzi del centro socio educativo. Un primo importantissimo passo è stato portato a termine. Adesso si apre la seconda fase del lavoro.

La nostra intenzione – ha continuato il sindaco – è di completare l’offerta di assistenza e destinare il piano superiore della casa protetta al progetto “Dopo di Noi”. Il centro, ospitato in questa struttura, è un fiore all’occhiello per l’intero distretto, per la sua capacità di accoglienza. Noi faremo di tutto perché possa dare un futuro ai ragazzi diversamente abili anche quando i loro genitori non ci saranno più. Auspichiamo, per questo, che la Regione sia disponibile ad affidare alcuni posti in Rsa per realizzare questo progetto.”

La missione del “Dopo di Noi” è dare casa e assistenza, per tutta la vita, a persone disabili che rimangono senza il sostegno familiare. Il progetto garantisce  continuità al sostegno, perché la disabilità, nelle sue diverse forme, non è temporanea e non ci può essere un efficace “dopo di noi” senza un’adeguata progettazione insieme alle famiglie.

L’assessore ai Servizi Sociali, Letizia Gasperini, ha espresso la propria felicità per l’occasione. “E’ una festa stupenda e sono felicissima che il centro stia prendendo vita finalmente in locali adeguati. Vedere la struttura che funziona è una grande gioia, che abbiamo condiviso con i ragazzi e i loro genitori. In prospettiva c’è un potenziamento del centro, per far fronte alle richieste che dovessero esserci anche in sede distrettuale.”

Un ringraziamento è andato alle associazioni degli anziani che hanno accettato che la casa protetta, inizialmente destinata a loro, andasse ai ragazzi disabili dopo tanti anni di inutilizzo.

Attualmente i locali ospitano un laboratorio cucina, un laboratorio vita indipendente, un laboratorio grafico pittorico, una stanza per gli esercizi di psicomotricità, una stanza per intrattenimento e laboratori di comunicazione alternativa e aumentativa, la palestra, la sala da pranzo, un portico con uno spazio aperto e il giardino.