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Faleria - Secondo l'accusa l'uomo ha inscenato un incidente stradale per coprire l'infortunio sul lavoro
Operaio muore, condannato imprenditore
Viterbo - 21 dicembre 2010 - ore 16,40

- Operaio vittima di incidente sul lavoro, imprenditore condannato.

Sei anni di reclusione e una provvisionale di 100mila euro.

E' la sentenza di condanna emessa, questa mattina, dai giudici per un imprenditore edile di Civita Castellana.

L'uomo doveva rispondere di omicidio colposo dopo l'incidente sul lavoro di cui rimase vittima un operaio albanese che, saltuariamente, lavorava per lui.

I fatti risalgono al settembre 2003.

Stando alle indagini del pm Stefano D'Arma, l'operaio precipitò dal balcone dell'imprenditore, mentre stava facendo dei lavori, e morì sul colpo.

L'accusa sostiene che l'operaio sarebbe stato caricato su un'auto dallo stesso imprenditore e poi abbandonato sul ciglio di una strada, a Faleria. Il tutto per far passare l'infortunio sul lavoro per un incidente stradale.

Una ricostruzione che la difesa ha sempre smentito, affermando che l'operaio non stava svolgendo alcun tipo di lavoro in casa dell'accusato.

L'imprenditore dichiarò di aver trovato la vittima agonizzante ai lati di una strada, a Faleria, e di averla portata in ospedale. Per l'operaio, però, i medici non poterono fare nulla.

L'imprenditore fu arrestato per omicidio colposo nel 2006, dopo la riapertura delle indagini sul caso che, nel frattempo, era stato archiviato. La madre dell'operaio si costituì parte civile.

Questa mattina la sentenza, davanti al collegio dei giudici composto dal presidente Ernesto Centaro, a latere Franca Marinelli e Salvatore Fanti.

L'uomo è stato condannato a sei anni (di cui tre condonati, perché il fatto risale al 2003) e al pagamento di una provvisionale di 100mila euro.


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