Luigia Melaragni

Lo dichiara Luigia Melaragni, segretaria della Cna associazione provinciale di Viterbo, a proposito dell’entrata in vigore, il giorno di Natale, del decreto che modifica il Codice ambientale, in seguito al recepimento della nuova direttiva europea sui rifiuti.

La novità che ha creato malumori nel mondo dell’edilizia è questa: dal prossimo 25 dicembre, anche le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti speciali non pericolosi e non sono tenute ad aderire al Sistri avranno l’obbligo di tenuta di un registro di carico e scarico.

Entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dal relativo scarico, sul registro dovranno essere annotate le caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti. A questo adempimento sono interessate, appunto, soprattutto le imprese dell’edilizia.

“Più burocrazia e un aumento dei costi per le aziende coinvolte: ecco l’effetto immediato del decreto. Le spese per l’acquisto e la vidimazione del registro e per i diritti di segreteria della Camera di Commercio, quantificabili in 100 euro, vanno sommate a quelle che dovranno essere sostenute per la formazione e per la compilazione e gestione del registro.

Si va - sottolinea Melaragni - nella direzione esattamente opposta rispetto alla semplificazione normativa e burocratica auspicata”.

“Il decreto introduce diverse novità. Questa relativa all’obbligo del registro per migliaia di imprese attualmente esonerate - dice Monia Rizzo, dell’Area Ambiente di Cna sostenibile - è sicuramente la più rilevante. Ma il provvedimento riguarda anche altri aspetti importanti, quali la modifica dei limiti quantitativi nel caso di deposito temporaneo dei rifiuti, l’applicazione del formulario di identificazione, il Mud e, naturalmente, il Sistri.

Ricordiamo che, in base al decreto dell’ottobre scorso, dal prossimo 1 gennaio scatta l’operatività del nuovo sistema informatico dei rifiuti”.

Proprio in tema di Sistri, è di ieri l’annuncio, da parte del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, di una proroga di cinque mesi del periodo transitorio di operatività e delle sanzioni.

“Questa misura, che peraltro recepirebbe le richieste già avanzate dalle associazioni imprenditoriali – afferma in una nota Rete Imprese Italia -, consentirebbe alle aziende di adeguarsi alle nuove complesse procedure e di attuare gli interventi sul sistema informatico e gestionale indispensabili per operare nel rispetto delle disposizioni di legge”.

La certezza della proroga ci sarà, naturalmente, solo con il decreto, atteso per i prossimi giorni.

Per qualsiasi informazione, ci si può rivolgere a Cna Sostenibile, allo 0761.176831. La sede è a Viterbo, in via Monte San Valentino 2.