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I deputati Pd Sposetti e Tocci interrogano il ministro Prestigiacomo
Discariche di Civita Castellana, rispettati i vincoli?
Viterbo - 23 dicembre 2010 - ore 16,30

- Discariche di Civita Castellana, i vincoli sono stati rispettati?

Se lo chiedono i deputati del Partito democratico, Ugo Sposetti e Walter Tocci, che a proposito hanno interrogato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.

“Chiediamo - scrivono – di verificare, anche d’intesa con la Regione Lazio, se al momento del rilascio delle autorizzazioni siano stati verificati da parte dello Stato tutti i vincoli di tutela e salvaguardia dei beni paesaggistici e ambientali, ricadenti nelle aree interessate. Un accertamento che, lo ricordiamo, è obbligatorio”.

Ecco i fatti oggetto dell’interpellanza. “A Civita Castellana – continuano Sposetti e Tocci - sono state depositate due distinte istanze. La prima è una "richiesta di autorizzazione a discarica", inoltrata più di un anno fa al Comune dalla società che gestisce la cava (PRO.DI.PI.). Si richiede, nello specifico, l'autorizzazione per una discarica di inerti, già approvata dall'ufficio tecnico, ma non ancora deliberata dalla giunta. La pratica risulta ferma all'ufficio Ambiente”.

“La seconda – proseguono i deputati del Pd - è una richiesta di autorizzazione a "discarica per rifiuti speciali non pericolosi, inerti ed inertizzati sita in località Piani di Lucciano", presentata dalla società “Montalto Contact Srl” alla valutazione di impatto ambientale (Via) della Regione Lazio, e per conoscenza alla Provincia di Viterbo e al Comune di Civita Castellana.

Il progetto è stato redatto dall'ingegner Baruchello, che dovrebbe far parte della Commissione Via del Ministero. Questa doppia veste è evidentemente una anomalia. L'istanza è stata esposta all'albo pretorio del Comune di Civita Castellana fino al 6 dicembre 2010”.

“E’ importante evidenziare – aggiungono - che sull'area dove dovrebbe sorgere la seconda discarica insiste un vincolo paesaggistico e che, durante le attività della cava, è stata ripetutamente intercettata la falda acquifera, come documentano vari dossier e fotografie. Diversi comitati di cittadini, inoltre, si stanno adoperando per avanzare le osservazioni del caso con l'ausilio dell'Università della Tuscia, facoltà di Agraria”.

“Riteniamo pertanto urgente – concludono – che il ministro proceda a verificare se, nell’iter seguito per concederle, le autorizzazioni abbiano rispettato tutti i vincoli imposti dalla legge”.


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