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Viterbo - Storico e prestigioso ristoratore della Scaletta
E' morto Goffredo Proietti
Viterbo - 25 dicembre 2010 - ore 1,30

Goffredo Proietti
- Dalla sua Scaletta in cinquant'anni sono passati politici, sportivi, personaggi importanti, persino la regina d'Olanda.

A loro e a tante altre persone, Goffredo Proietti ha fatto conoscere e apprezzare la tipica cucina viterbese. La sua passione. Cucinata fino all'ultimo. Fino all'altro ieri, quando si è morto all'età di 82 anni.

E con lui se ne va un pezzo di storia di Viterbo. Proietti era un ristoratore vecchia maniera, quando ha aperto il locale in via Marconi, in città di ristoranti ce n'erano pochi. Oltre alla Scaletta, Aquilanti e Biscetti.

Il gusto per la buona cucina l'ha trasferito anche alla sua famiglia. L'avventura iniziata nel febbraio del 1961 con sua moglie Anna, scomparsa tre anni fa, è condivisa con quattro dei suoi cinque figli che portano avanti l'attività.

Ma fino allo scorso mese era lui che ancora decideva tutto. “Non si muoveva paglia – ricorda il figlio Giacomo – che lui non volesse”.

In tanti anni, ne aveva viste e sentite di cotte e di crude. Era solito dire: “Ne ho visti aprire e chiudere tanti di ristoranti, ma io sono sempre qua”. Passione e orgoglio. Che hanno dato i loro frutti.

Nella sua lunga attività si è aggiudicato diversi premi, il più prestigioso dei quali, il riconoscimento per i suoi spaghetti all'etrusca, che sui libri di cucina ancora oggi sono un marchio registrato.

Ora che se n'è andato, rimarrà il suo ricordo, il frutto del lavoro portato avanti dai suoi figli e un po' di malinconia per quella Viterbo che Goffredo Proietti ha rappresentato e che oggi si fa sempre più fatica a trovare.

I funerali si sono svolti ieri pomeriggio.


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