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Tribunale - Niente patteggiamento per l'uomo che minacciò la cognata con la pistola - Rinvio al 17 febbraio
Rito abbreviato per Maurizio Longarini
Viterbo - 26 dicembre 2010 - ore 3,00

Video - Paura in via De Gasperi - Ipad - Ipod

Maurizio Longarini, arrestato per aggressione aggravata
La pistola di Longarini
Il questore Gianfranco Urti con Alba Milioni, Fabio Zampaglione e Marco Ciervo, durante la conferenza stampa di presentazione dell'operazione
Il pugnale sequestrato
- Rito abbreviato per Maurizio Longarini.

Il pm Franco Pacifici si è opposto alla richiesta di patteggiamento dell'avvocato del 58enne di Terracina che, nel settembre scorso, venne a cercare la moglie a Viterbo e, non trovandola in casa, minacciò la cognata con la pistola.

Il 22 dicembre l'uomo è comparso davanti al giudice Eugenio Turco, per essere processato per direttissima.

Il suo legale Francesco Pietricola aveva presentato una istanza di patteggiamento a due anni. L'accusa, invece, ha chiesto per Longarini tre anni di reclusione.

Il giudice ha rinviato il tutto al prossimo 17 febbraio, quando il 58enne sarà giudicato con rito abbreviato.

Longarini deve rispondere di minacce aggravate, porto abusivo di pistola e stalinkg.

I fatti per i quali è imputato risalgono, precisamente, all'8 settembre scorso.

Quel giorno Longarini, residente a Terracina, seminò il panico in un appartamento in via Alcide De Gasperi, a Viterbo.

Armato di pistola, si presentò in casa della moglie, M.F., 53enne, trasferitasi apposta per sfuggire al carattere violento del marito.

Quella mattina, la donna non era in casa. Fu la cognata a aprire la porta a Longarini che, per tutta risposta, estrasse la pistola dalla tasca e gliela puntò alla tempia, premendo il grilletto. Fu solo il fatto che l'arma non era carica ad evitare la tragedia.

A fermare il 58enne, intervennero polizia e carabinieri, che bloccarono l'uomo poco dopo l'aggressione, in strada, mentre cercava di nascondersi sotto un'auto in sosta. L'arresto scattò dopo l'interrogatorio in caserma, dal quale risultò che l'uomo era stato più volte denunciato dalla moglie.


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