::::: Tutto low cost  Tutto viaggi  Tutto automobili
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Gallery| TwTv| Corriere2000|





Acquapendente - Il sindaco Bambini analizza la difficile situazione economica
2010, un bilancio piuttosto negativo
Viterbo - 26 dicembre 2010 - ore 11,15

Alberto Bambini, sindaco di Acquapendente
- Con il consueto incontro con i dipendenti per il brindisi di fine, venerdì 31 dicembre alle 11 si chiuderà ufficialmente la stagione politica del Comune di Acquapendente che si tufferà in un 2011 che avrà come cartina di tornasole le elezioni in programma a primavera.

“In qualità di primo cittadino - sottolinea il sindaco Alberto Bambini - sto facendo assieme ai miei più stretti collaboratori un bilancio globale di questo 2010. E poiché ci accingiamo alla fine della legislatura, preferisco rimandare questo resoconto ai numerosi incontri pubblici che organizzeremo già da metà gennaio con tutti i cittadini.

Abbiamo comunque vissuto e vivremo una situazione difficilissima. In coincidenza con una crisi generale che ha tagliato in maniera pesantissima risorse ai Comuni. Con un blocco delle assunzioni a cui è seguito un patto di stabilità sempre più rigido e, non ultimo, la mancata erogazione da parte della Regione dei fondi dovuti.

Che oltre ai ritardi nel completare i lavori stanno mettendo in grossa difficoltà le imprese. Basti pensare che l’ultima finanziaria del governo, tra le altre cose, taglia ulteriori 160mila euro al nostro Comune. Incidendo sulla già esigua parte rimanente, tolte le spese strutturali e non comprimibili quali pagamenti stipendi, pagamenti mutui, utenze ed altri impegni finanziari presi negli anni precedenti.

Rendendo sempre pià complicata la programmazione dell’ente e soprattutto sempre più difficile dare risposte ai cittadini, alle associazioni. Che in un momento di crisi come quello attuale si rivolgono sempre più numerosi all’ente locale.

Vero e proprio front-office di sfoghi per tutte le lamentele e le richieste che giustamente i cittadini si sentono di fare, essendo quelli più vicini a loro. Anche se poi i disservizi o le responsabilità sono create spesso da Provincia, Regione o Stato centrale.

Le amministrazioni e gli amministratori, invece, vengono lasciati soli con più competenze (solo sulla carta) ma mano risorse, a fare parafulmini. Mentre sulle scelte di programmazione, che vengono fatte e che ricadono direttamente sul territorio, non vengono coinvolti on non ascoltati.

Come è successo per l’ospedale e le altre decine di scelte che finiranno per danneggiare questa parte di Provincia con caratteristiche orografiche, economiche, di popolazione completamente diversa da altre zone della Provincia stessa. Proprio perché diverso, ma soprattutto più debole rispetto ad altri territori, il nostro necessita di scelte programmatiche che tengano conto di questa debolezza. Cosa che fino ad ora non è successa.

Visto che gran parte delle ultime decisioni hanno aggravato ulteriormente il quadro già difficile per quanto riguarda la sanità, la scuola, le infrastrutture, le risorse prima promesse e poi negate.

La sfida dei mesi che verranno sarà proprio quella di far invertire la rotta presa, che sta portando l’Alta Tuscia ad un isolamento e ad un impoverimento non solo economico ma anche e soprattutto di servizi primari.

Nel fare a tutti i cittadini aquesiani i migliori auguro per un sereno 2011, confermo il mio impegno e quello dell’amministrazione tutta a lavorare per far sì che questa sfida venga vinta”.


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo



Condividi

-