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Domenico Merlani (Confindustria) e Andrea Belli (Scuola Edile) tracciano un bilancio del 2010
Stringere i denti per uscire dalla crisi
di Francesca Buzzi
Viterbo - 27 dicembre 2010 - ore 2,00

Domenico Merlani, presidente di Confindustria
Andrea Belli, presidente della Scuola Edile
- La crisi c'è, ma si sopravvive.

In sintesi è questo il bilancio sull'andamento del 2010 tracciato da Domenico Merlani, presidente di Confindustria, e da Andrea Belli, numero uno della Cassa Edile.

“Per quanto riguarda il comparto di Civita Castellana – dice Domenico Merlani – abbiamo un buon segnale di ripresa. In particolare tengono bene le imprese che lavorano con l'estero perché possono contare su un mercato più aperto e più dinamico”.

Fa più fatica, invece, chi rimane chiuso sul territorio nazionale. “Il sistema Italia ha subito senza dubbio un rallentamento – continua Merlani – e chi opera solo nel nostro Paese deve fare i conti con delle gravi sofferenze”.

Il settore edile soffre di un rallentamento generale del mercato dovuto alla crisi internazionale. La domanda è calata anche se non in maniera vertiginosa. In più c'è una parte di responsabilità della classe politica che spesso non aiuta affatto gli imprenditori.

“Ci aspettiamo per il prossimo futuro qualche intervento in più – aggiunge Merlani -. A gennaio dovrebbero iniziare i lavori legati al Piano casa che speriamo diano una scossone al settore dell'artigianato grazie agli ampliamenti degli immobili nelle zone agricole”.

Per il resto, finora, la classe politica ha promesso molto, ma concretizzato ben poco. “In un momento particolare come questo – conclude Merlani – c'è bisogno di un'attenzione superiore che invece putroppo manca.

A Viterbo, ad esempio, manca un assessore all'Urbanistica da circa nove mesi e già questo è un indice di poca attenzione al settore. Servirebbero sforzi straordinari, iniziative concrete e importanti, invece, dopo gli Stati generali delle costruzioni che si sono tenuti a giugno scorso non si è andato molto oltre le parole e le promesse".

Le previsioni per il 2011 non sono certo rosee. “Ci basterebbe limitare al massimo il numero dei cassintegrati – dice Merlani -. Una crescita vera e propria è ancora lontana. Speriamo comunque in un dialogo più proficuo con le istituzioni”.

Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda è il presidente della Scuola Edile Andrea Belli. “Ciò che ci rende fin qui orgogliosi – dice Belli – è che il livello occupazionale è stato mantenuto. Certo non ci sono ancora grandi prospettive per il futuro, ma già il fatto che non ci siano stati licenziamenti è un indice molto positivo”.

La ripresa a livello nazionale, e di conseguenza anche nel viterbese, sarà lunga e lenta. “Serve una maggiore attenzione da parte della politica – continua Belli -. Gli imprenditori possono fare il loro lavoro, ma se non sono aiutati e supportati dalle istituzioni sarà tutto più difficile”.

Una delle vie d'uscita ipotizzate dai due imprenditori si basa sul turismo e sulle bellezze naturali della Tuscia. “La nostra provincia – ci tiene a sottolineare Andrea Belli – è una delle più belle d'Italia. Ha molto da offrire, basta pensare al termalismo, ma finora non si è mai andato oltre le promesse e i buoni propositi.

Se si puntasse su questo aspetto, le infrastrutture e tutto il comparto che gira intorno a questo mercato darebbero una bella spinta all'economia locale. Per il resto credo che gli imprenditori debbano sicuramente stringere i denti e cercare di curare al meglio i loro dipendenti evitando il più possibile di ricorrere a cassa integrazione e mobilità”.

I settori che reggono meglio sono quelli più innovativi. “Penso alle energie rinnovabili – dice Belli – e alla bioedilizia, campi in parte ancora da esplorare ma senza dubbio fruttuosi”.

Dal canto suo la Cassa Edile sta cercando di far fronte alla crisi attivando una serie di corsi di formazione e approfondimento. “Crediamo – spiega Belli – che in un momento delicato come questo sia necessario non dimenticarci della sicurezza sul lavoro, un aspetto che, putroppo, potrebbe essere uno dei primi ad oscillare per cercare di risparmiare denaro in azienda”.

A tal proposito quindi la Cassa Edile, tramite dei fondi europei e regionali, ha già iniziato dei cicli di lezione formativa. “Ringrazio l'assessore provinciale Paolo Bianchini – aggiunge Belli – perché crede fermamente in questi progetti ed è un ottimo tramite per la ricezioni dei fondi. Sono riconoscente anche a tutte le sigle sindacali che ci sono sempre vicine. Annuncio, infine, che i nostri corsi saranno prossimamente tenuti nella nuova sede della Cassa Edile, al Riello, dove le aule saranno più accoglienti e confortevoli”.


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