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Viterbo - L'appello del presidente dell'associazione Abc, Ezio Rocchetti
Non abbandonate i bambini cardiopatici
Viterbo - 29 dicembre 2010 - ore 11,15

Riceviamo e pubblichiamo - Dopo un momento di riflessione, dettata dallo sgomento della notizia e dal silenzio profondo delle istituzioni politiche e sanitarie, l’Abc di Viterbo, insorge a viva voce per ribadire i diritti dei bambini affetti da malattie cardiache.

L’Atto aziendale di recente pubblicato ha cancellato ogni riferimento alle problematiche di questi bambini. Una cancellazione che ha tolto il sacrosanto diritto al bambino affetto da cardiopatia di poter essere seguito adeguatamente.

L’associazione non accetta tale disuguaglianza. L’associazione come si legge anche nello suo statuto, è nata con lo spirito di collaborazione con la struttura pubblica, pur ribadendo sempre i diritti dei bambini e delle loro famiglie.

Ma in questo momento è dovere della associazione far riflettere le istituzioni sanitarie della Ausl di Viterbo e il comitato dei sindaci e difendere in ogni modo la qualità e i diritti acquisiti in questi anni di lavoro.

Il numero di bambini affetti da cardiopatie congenite e acquisite è alto e ogni anno il numero aumenta in maniera statisticamente prevedibile: è la malattia congenita più frequente.

Ogni anno nel solo ospedale di Belcolle nascono almeno 10 bambini affetti da patologia cardiaca congenita; di questi, una percentuale ha necessità di intervento cardiochirurgico immediato e quindi di diagnosi precoce; tutti, sommandosi a quelli già nati, hanno bisogno di controlli periodici.

Nell’anno 2010 la struttura di cardiologia ( costituita da un solo medico e una sola infermiera pediatrica) ha eseguito: 1403 visite; 2144 Ecg; 966 ecocardiogrammi; 55 holter cardiaci; 3 holter pressori.

L’Abc di Viterbo è nata nel 1991, quando ci si è resi conto di una cruda realtà: a Viterbo un bambino che nasceva con problemi cardiologici non trovava nessun supporto tecnico e strutturale: se la cardiopatia era grave, altissima era la probabilità di decesso.

Da allora le iniziative per costruire una struttura idonea alla diagnosi e alla gestione di queste patologie si sono succedute a migliaia e con i proventi delle manifestazioni sono stati acquistati e donati alla pediatria, numerose strumentazioni per una spesa complessiva di oltre un miliardo di vecchie lire.

Anche recentemente, l’Abc si è fatta carico dell’acquisto(richiesto espressamente dalla direzione generale della Ausl di Viterbo al tempo di Aloisio) della attrezzatura necessaria per due posti letto in terapia intensiva dell’adulto dedicata a pazienti che dovevano essere sottoposti a by-pass Aortocoronarico, per una spesa di circa 60 mila euro.

Come si vede la collaborazione e l’organizzazione dell’Associazione è stata sempre positiva, positiva anche la attività della struttura di cardiologia pediatrica sia per la qualità e la quantità delle prestazioni, nonché per il risultato positivo economico per la Ausl di Viterbo.

L’ambulatorio prima e poi la struttura di cardiologia pediatrica è stata realizzata con i proventi della Abc di Viterbo, la Ausl non ha speso una lira.

Da quando si è costituita la struttura non vi è stato un bambino che sia ricorso tardivamente all’intervento di cardiochirurgia: la diagnosi è stata sempre precocissima, molto spesso ancor prima della comparsa dei sintomi, il bambino era sul letto operatorio per risolvere i suoi problemi di cuore.

La professionalità della struttura è tale che il dirigente è stato nominato da parte dei cardiologi pediatri ospedalieri della Regione Lazio, come referente regionale della società italiana di cardiologia pediatrica, riconoscimento che lo mette, tra l’altro, in condizione di “Intrattenere contatti con le autorità preposte alla programmazione ospedaliera e sanitaria così da ottimizzare sul piano organizzativo e funzionale le attività diagnostico assistenziali di cardiologia dell’età fetale, pediatrica ed evolutiva”.

Comunque la qualità, la quantità e i risultati economici per la Ausl di Viterbo sono alla portata di tutti, sono alla luce del sole, allora non si capisce come la struttura di cardiologia Pediatrica sia scomparsa dall’organigramma dell’atto aziendale della Ausl di Viterbo, cancellando il diritto dei bambini con cardiopatie congenite o acquisite a essere seguiti adeguatamente.

L’Abc vuole che sia data dignità ai bambini affetti da patologie cardiache, patologie che comportano un grande impegno organizzativo, culturale e umano.

Non è una battaglia tra poveri; è una battaglia di salute dove ognuno ha il diritto di essere curato nel miglior modo possibile.

L’Abc è una associazione che ha lavorato ottenendo dei risultati che tutti possono vedere, ma sempre in silenzio; probabilmente questo è stato il suo limite: ma in questo momento la nostra voce deve diventare e diventerà un urlo per la difesa dei nostri bambini affetti da malattie cardiache.

Ezio Rocchetti
Presidente Abc di Viterbo


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