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L'angolo della psicologia
I sogni tra calze a rete e tacchi a spillo
di Angelo Russo
Viterbo - 29 dicembre 2010 - ore 2,00

Angelo Russo
- “Il sogno è un teatro in cui chi sogna è scena, attore, suggeritore, regista, autore, pubblico e critico insieme (C.G. Jung Opere, vol. 8 p.285)

I sogni e la loro interpretazione rappresentano gli aspetti più affascinanti della psicologia analitica. Sicuramente destano grande curiosità. Ne ho raccolti alcuni con dei simboli significativi tentando, per grandi linee, la loro interpretazione.

Il sogno di Valeria:
Ho sognato che arrivavo in ufficio come tutte le mattine. La cosa strana era questa: portavo una minigonna di pelle nera, calze a rete e tacchi a spillo (tutte cose che generalmente non porto).

Il vetro della finestra era rotto dalla parte destra e a una prima ricognizione mi sono accorta che mancavano i due computer della stanza. Il mio e quello della collega: dentro di me sentivo che erano stati rubati. La stanza era piena di “facchini di S. Rosa” e io ero sulla porta.

Continuamente sentivo scivolare la sottoveste di seta sulle ginocchia e con le mani cercavo di tirarla su. Sentivo lo sguardo dei facchini puntato fisso su di me, ma senza malizia, mentre al centro della stanza c’era un tavolo di legno grezzo, improvvisato, che serviva a noi che stavamo festeggiando qualcosa.

- I sogni hanno la capacità di esprimere un processo psichico involontario e non controllato dalla sfera cosciente. Rappresentano la vera realtà “cosi come essa è” e non come il soggetto che sogna la vorrebbe. Questo dualismo è anche alla base del processo d’individuazione, sorta di differenziazione che ha per meta lo sviluppo della personalità individuale, e che affrontando il tema dell’autoconoscenza consente di migliorare il proprio atteggiamento.

I sogni, a tutt’oggi, rappresentano una delle vie preferenziali per giungere nella parte più profonda di noi stessi e il sogno di Valeria, sembra accentrare la sua dinamicità sul dualismo prima descritto. Gli indumenti che la sognatrice indossa nelle immagini notturne sembrano indicare quella spregiudicatezza (non necessariamente sessuale) che forse vorrebbe avere nella vita ma che in realtà non le appartiene.

Il tavolo al centro e i facchini, simbolo di virilità, sembrano essere scena e attori di una sorta d’iniziazione che solo in assenza dei computer rubati (cervello-mente) è possibile eseguire. Il sogno indica la volontà di fare un passo in più verso la propria individuazione, abbassando parte delle difese per una vita più in sintonia con il proprio modo di essere.

Il sogno di Mario
… l’unica cosa che ricordo bene di questo angoscioso sogno è che toccavo i mie denti che cadevano come petali di un fiore.

- Sia Freud che Jung hanno collegato i denti a simbolismi sessuali. I denti hanno una simbologia aggressiva, servono per masticare, per mordere, ma possono anche rappresentare salute e bellezza. In linea di massima nel sogno di Mario, secondo le teorie Freudiane, hanno a che vedere con un senso di perdita, di castrazione, intesa come perdita non solo sessuale ma anche affettiva, oppure una perdita di potenza generale e una difficile padronanza della propria esistenza.

Il sogno di Elena
Ho sognato che correvo con fatica e sudore per paura di arrivare tardi a un appuntamento. Pensandoci bene è un sogno che ho fatto anche altre volte.
- In questo sogno sembra esserci un desiderio nascosto. Il messaggio onirico potrebbe voler dire che si desidera talmente tanto qualcosa che non si riesce ad ottenere, oppure che in fondo non la si vuole ottenere per paura delle conseguenze.

Angelo Russo


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