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Viterbo - Finanziamento per l'ex Eca - Ricci: "La giunta si dia da fare"
500mila euro rischiano d'andare perduti
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 29 dicembre 2010 - ore 3,20

Alvaro Ricci
- Ci sono i soldi, c'è il progetto, eppure i lavori sono ben lontani dal partire. Anzi, il finanziamento rischia d'andare perso.

Più di cinquecentomila euro, tradotto nella vecchia valuta, un miliardo di lire. Perché quando è stato stanziato, l'euro ancora non era entrato in vigore.

Dovevano servire per realizzare un centro polivalente al palazzo ex Eca, oggi affidato ad associazioni come Eta Beta, che qui hanno messo in piedi iniziative d'incontro e integrazione per ragazzi con difficoltà.

In base agli accordi con l'allora amministrazione Gabbianelli, il padiglione doveva diventare centro riabilitativo per la neuropsichiatria infantile, allargato alle disabilità anche per adulti che frequentano la struttura. Invece, niente. Tutto fermo negli uffici.

L'idea nel suo complesso l'aveva avuta Giorgio Schirripa, portata avanti anche da Alvaro Ricci, quando ancora non era consigliere comunale Pd.

“Qui – spiega Ricci – il problema non è il finanziamento. I soldi ci sono. La giunta si apra a persone capaci. Già c'è poco da gestire, se quel poco che si ha non lo si amministra, è un problema”.

Anche perché il centro ex Eca che sta prendendo vita, può diventare un importante punto di riferimento per la città. “Ricordo l'anno in cui fu aperto allestendo spettacoli nella piazza interna. Una tre giorni bellissima, con teatro e concerti. Grazie a un contributo di ventiduemila euro che il Comune stanziò approvando un mio emendamento”.

Utilizzando parte delle indennità del sindaco, che Marini non percepisce in quanto parlamentare, ma che erano comunque in bilancio.

“E' stato l'unico emendamento della storia credo, proposto dall'opposizione e approvato. Lo accolsi come un segnale positivo, ma tutto si è fermato lì. Ripeto. Il momento è delicato, ma per cose belle e importanti come questa si può lavorare, non costano. E quel posto va aperto e non chiuso. Il periodo è complicato ma su cose belle lavoriamo. Anche perché non costano.

E hanno a che fare con l'integrazione e anche la sicurezza. Che si garantisce non con le telecamere, ma dando ai giovani luoghi sani dove incontrarsi”.

Se non per il centro riabilitativo, almeno per la sistemazione della corte interna all'ex Eca, qualcosa si muove.

150mila euro sono stati messi a disposizione per sistemare l'area esterna e preso dovrebbero andare in appalto i lavori. “Uno spazio aperto ai ragazzi – conclude Ricci – per tornei, iniziative che decidono loro. L'idea era anche quella di farne un cinema all'aperto, come un tempo e per rappresentazioni teatrale.

Un luogo d'incontro inserito in un contesto d'integrazione”.


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