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Viterbo - Dopo l'ennesima giornata nera scrive il Mosp
Pendolari: "Siamo stufi di sentire le solite promesse"
Viterbo - 2 dicembre 2010 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo
- L’ennesimo incontro con i rappresentanti politici, per noi del Mosp, Movimento Spontaneo dei Pendolari di Viterbo, ha coinciso con il riassunto delle puntate precedenti.

Ci hanno detto, mandateci le vostre proposte, diteci cosa vi serve e Noi proveremo a sentire Trenitalia, sentiremo cosa possa fare. Sappiate, però, che la Provincia non ha “fondi”, la Regione ancora meno.

Sono anni che ci battiamo anima e corpo per rendere la linea Viterbo-Cesano-Roma FM3 un trasporto dignitosamente civile ed affidabile, abbiamo fatto proposte, studiato tracce ferroviarie, partecipato ad innumerevoli incontri ed ora è il momento che la politica si assuma in toto le proprie responsabilità con una scelta di campo, perché all’ombra del “famigerato” Aeroporto, sulle ferrovie laziali se ne sono sentite di tutti i colori, con più o meno fantasiose e strampalate affermazioni ed ancora, non si è purtroppo, mosso un dito.

La FM3, come tutti sanno, è sempre più oggetto di frequentazione perché arriva nel cuore della capitale e perché i cittadini sempre più amano vivere lontani dalle metropoli ma qui vi lavorano o studiano. Ed è per questo, che nonostante tutte le problematiche ancora irrisolte, i pendolari aumentano giorno dopo giorno ed ora hanno, abbiamo bisogno di risposte concrete, tangibili, di investimenti sul territorio e non solo di intercessioni presso Trenitalia per fare da megafono alle nostre analizzate ed approfondite rivendicazioni.

La Provincia, la Regione devono farsi carico di rivedere al meglio la linea ferroviaria, devono provare a fare, a chiedere a mettere in campo tutte le forza per il raddoppio della linea Viterbo-Bracciano-Cesano, che si faccia o no l’aeroporto. Lo chiede la gente, lo esige il territorio, lo pretende un Capoluogo di Provincia che da troppo tempo è stato relegato e ritenuto un capoluogo di serie B con strade di comunicazione di serie B e ferrovie di serie B.

L’ennesima risposta che “non ci sono soldi”, non può essere più un alibi per nessuno. I politici hanno il privilegio e l’onere di cercare e trovare soluzioni, soprattutto quando sembra non esservi soluzione, ma è prioritario per le persone, per l’ambiente, per la circolazione che si faccia uno sforzo comune perché la FM3 diventi un canale rapido e diretto per la capitale.

Si chiedano i soldi al Cipe, si presenti un progetto al Parlamento Europeo per chiedere i relativi fondi, si organizzi una “cordata di imprenditori”, di “banche” insomma si riunisca la parte produttiva della Provincia, del Comune di Viterbo per dare vere risposte ai cittadini, agli studenti universitari, ai sempre più numerosi turisti la cui faccia spaesata ed allibita quando salgono sui nostri treni, getta addosso un sentimento di totale ed incivile inadeguatezza sia come cittadini italiani ed ancor più come cittadini di Viterbo.

L’assessore Lollobrigida ha parlato di “interessamento” per la ferrovia Orte-Civitavecchia, ma noi sappiamo per certo che per i lavoratori, gli studenti, le persone che devono raggiungere gli Ospedali della Capitale, per tutti i pendolari della provincia di Viterbo che devono arrivare a Roma, la sola vera ferrovia su cui “si deve” investire è la FM3 Viterbo-Roma.

Ogni giorno è utilizzata da migliaia di persone ; a loro “dovete” risposte come singole persone, a loro “dovete” risposte perché contribuenti, ed i servizi devono prioritariamente rispondere alle vere esigenze, e non “suscitare” esigenze alla cui soddisfazione, la deriva di questa società, sembra averci ormai abituati.

Siamo disponibili ad incontrarci per valutare minuziosamente ogni vicolo di miglioramento, ma chiediamo alle forze politiche di produrre altrettanto sforzo sia in termini di approfondimento e studio, sia in termini di ricerca delle opportune risorse da impiegare.

Movimento Spontaneo dei Pendolari di Viterbo (Mosp)


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