| Le immagini della strada completamente allagata |
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Riceviamo e pubblichiamo - Vorrei richiamare l’attenzione delle autorità competenti sulla situazione “idrologica” della strada San Salvatore.
Come più volte segnalato al consorzio Ciprovit al Comune di Viterbo ed alla Provincia di Viterbo (2000, 2002, 2006, 2008), la costruzione degli edifici nell’area artigianale, completamente priva di fognatura, ha comportato un grosso aumento degli afflussi sulla strada S.S. Salvatore (le acque non vengono più assorbite dal terreno ma intercettate totalmente dalle copertura e dai piazzali pavimentati e finiscono sulla strada S.S. Salvatore con gravi rischi per l’incolumità degli automobilisti e per le abitazioni circostanti).
Sarebbe opportuno che le autorità non concedessero l’agibilità dei locali in assenza di rete fognaria sia per le acque bianche sia per le acque nere.
Ciò eviterebbe situazioni gravi come quelle della zona artigianale Ciprovit e del Poggino dove, anche dopo tanti anni, le rete fognaria è assente o palesemente insufficiente.
La situazione è aggravata in misura sostanziale anche dalla scarsa manutenzione delle scoline sulla strada provinciale Teverina (tratto dal Giovanni XXXIII e all’Acquarossa) che ha portato all’ostruzione del passaggio dell’acqua in corrispondenza degli accessi alle strade laterali.
L’ostruzione dei tubi sotto gli accessi alle strade impedisce all’acqua accumulata nelle scoline (cunette laterali) di defluire a lati della strada fino a raggiungere l’Acquarossa o il fosso di raccolta in prossimità del ponte della superstrada. Le cunette si riempiono, l’acqua tracima e si riversa sui campi laterali allagando i locali seminterrati delle abitazioni e, in grande quantità, raggiunge la strada San Salvatore allagando la sede stradale con grave pericolo per la circolazione ed i fabbricati circostanti.
La situazione tende ad aggravarsi sempre più e sarebbe opportuno che le autorità competenti, ciascuna per la propria parte, intervenissero quanto prima. Le foto mostrano più di ogni parola la gravità della situazione.
Alvaro Marucci
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