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Canino - Dal 3 all'8 dicembre
Al via la 50esima sagra dell'olio
Viterbo - 2 dicembre 2010 - ore 16,15

- Da Venerdì 3 a mercoledì 8 dicembre si terrà a Canino, la 50° edizione della Sagra dell’olivo. L'annuale, imperdibile appuntamento con l'olio locale curato dall' Associazione Pro Loco.

Fino a qualche decennio fa l’olio di Canino era rappresentato simbolicamente da una pianta di olivo cresciuta tra le crepe del muro  sulla sommità della torre del castello di Vulci. Come quel seme sia arrivato fin lassù e abbia potuto mettervi le radici tanto da diventare un albero così grande da mettere a rischio la solidità della stessa torre, ragion per la quale fu rimosso, è un mistero.

Ma Canino di misteri e leggende ne ha molte… Il castello, infatti, che sovrasta un bellissimo ponte etrusco - romano è legato ad una leggenda. Si dice che fu costruito da Dio in persona e che il diavolo, invidioso per questa opera così bella e maestosa, cercò di cancellarlo usando la sua coroja ovvero lo strofinaccio. Non riuscendo nel suo intento, l’abbandonò nel bel mezzo dell’arcata.

Mezzo secolo di eternità! Tanti sono gli anni che la Sagra dell’olivo festeggia questo meraviglioso prodotto che è l’olio di Canino. Ogni autunno la terra caninese ci regala un olio che ha fama ormai internazionale e che in questi cinque giorni sarà accompagnato da piatti tipici locali e non solo perché a regnare nella 50° sagra ad esso dedicata ci sarà la bruschetta più grande del mondo, lunga 20 metri e cosparsa di oltre 10 litri d’olio.

Nel corso della sagra ci saranno assaggi con tutti i piatti a base di olive dal primo al secondo al contorno al dolce.

Nel programma dei tre giorni dedicati all’olio caninese è prevista la visita alle rovine di Castellardo, il forte che nel Medioevo controllava la strada che permetteva di raggiungere Roma evitando le paludi dell’Aurelia. In via eccezionale ci sarà la visita alla necropoli etrusca delle Cento Camere nella frazione di Musignano, di proprietà del Principe di Torlonia.

Poi naturalmente vicino a noi c’è sempre l’affascinante necropoli etrusca di Vulci con il bellissimo parco e la vecchia città. Lungo un percorso che fonde natura ed archeologia industriale, si trovano l'ex mattatoio comunale, di inconfondibile architettura del ventennio fascista, ancora in buone condizioni e un mulino del 1860.

Proseguendo incontriamo il monumento di archeologia industriale più pregiato di Canino e di tutto il Lazio: la Ferriera. Subito dopo c'è una deliziosa cascata di alcuni metri che tutt'intorno ha levigato la roccia basaltica.


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