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Provincia - L'appello dell'assessore all'Ambiente Paolo Equitani
"Arsenico, inutili gli allarmismi"
Viterbo - 2 dicembre 2010 - ore 19,15

L'assessore all'Ambiente Paolo Equitani
- “L’importante in questo momento è non creare inutili allarmismi, utilizzare la massima prudenza e soprattutto lavorare tutti insieme senza fughe in avanti”.

E’ l’appello che il vice presidente e assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha lanciato oggi nel corso dell’assemblea dei sindaci che si è riunita a Palazzo Gentili per discutere del problema legato ai parametri di arsenico contenuti nell’acqua.

“Non abbiamo ancora dati certi – spiega l’assessore che anche domani tornerà a Roma per partecipare ad un vertice in Regione – allo stato attuale il parametro consentito resta di 50 microgrammi, anche perché la direttiva europea che fissa il limite massimo a 10 non è stata ancora recepita dal governo italiano.

E’ chiaro che, chi ha parametri superiori ai 50 microgrammi e non ha fatto nulla fino ad oggi per risolvere il problema è obbligato ad emettere le ordinanze di divieto all’uso dell’acqua. Per chi invece è nei limiti fissati dalla deroga tuttora in corso è opportuno che mantenga un atteggiamento cauto.

Ad ogni modo, in previsione dell’introduzione della nuova normativa ci stiamo tutti attivando. La Regione è pronta a far fronte all’emergenza stanziando otto milioni di euro, mentre per quanto riguarda gli interventi a medio e lungo termine è stato chiesto alla Protezione Civile di intervenire presso il Governo per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Al momento comunque non ci sono dati certi, forse li avremo nell’incontro di domani. Appena saranno chiari i dati comune per comune, partirà una campagna informativa su tutto il territorio al fine di fornire ai cittadini notizie precise sulla situazione”.

Il presidente Marcello Meroi in conclusione ha evidenziato: “L’inquinamento da arsenico ha cause esclusivamente naturali, l’intervento della Comunità Europea con l’introduzione della nuova normativa si è reso necessario per sensibilizzare gli amministratori a ridurre i limiti contenuti nell’acqua, problema conosciuto da anni ma sempre sottovalutato.

Di fronte all’immobilismo delle autorità locali, l’Europa è intervenuta con un’apposita normativa. Quindi, non c’è nessun intervenuto inquinamento o pericolo improvviso per la salute dei cittadini e va condannato il comportamento di chi, disattendendo una disposizione del Prefetto a non creare inutili allarmismi, ha agito al di fuori di una strategia comune assumendo iniziative azzardate e non concordate”.

All’incontro erano presenti anche il responsabile della segreteria tecnica dell’Ato Giancarlo Daniele e il dottor De Santis dell’Ausl. Entrambi hanno ribadito che non c’è nessun dato concreto che possa mettere in relazione la presenza dell’arsenico nell’acqua a livelli superiori ai parametri fissati con il manifestarsi di malattie tumorali.


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