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Confesercenti - Il 4% degli italiani non festeggia per risparmiare
Capodanno in giro, ma si spende meno
Viterbo - 30 dicembre 2010 - ore 14,00

- Anche quest’anno l’addio al 2010 vedrà oltre quattro milioni di italiani pronti a festeggiare fuori delle mura di casa, al ristorante (il 7% del campione intervistato) o in vacanza in Italia o all’estero (6%), o in discoteca (2%).

In lieve aumento coloro che dichiarano apertamente di rinunciare ai festeggiamenti perché versano in difficoltà economiche (dal 3% del 2009 al 4%).

Anche la stima delle spese per il cenone di Capodanno segnala tempo perturbato sul fronte economico: si passa da 117 euro in media a persona dell’anno scorso ai 104 attuali (-9%).

I residenti al sud, pur preferendo restare in casa con parenti ed amici si dimostrano più inclini alla spesa probabilmente in ossequio alle tradizioni. Mentre i giovanissimi sono i più propensi ad aspettare l’anno nuovo in giro per locali o luoghi di vacanza.

In calo anche i vacanzieri di Capodanno (-4%) rispetto al 2009. Ed il sondaggio Confesercenti-Swg rivela inoltre che anche nei giorni fra Natale e Capodanno e poi fino alla Befana si registrerà una contrazione dei viaggi (-8%). 

Incide certamente la situazione meteo, ma resta preminente la preoccupazione economica. Basti pensare che nell’intero periodo delle festività la più gettonata è la vacanza “mordi e fuggi” di tre giorni con un balzo rispetto al 2009 di 8 punti (dal 19% al 27%).

Mentre registra un crollo la vacanza di sette giorni con una riduzione dal 16% dell’anno scorso al 6% di quest’anno. Un’ultima curiosità: sul sito nazionale Confesercenti.it abbiamo lanciato un sondaggio chiedendo ai visitatori del sito di segnalare il loro più grande desiderio per il 2011: ebbene ha stravinto la risposta che sogna un ”buon lavoro” (43%) su quella del “colpaccio” che cambia la vita con una grossa vincita alle varie lotterie (30%). 

Al terzo posto la voglia di successo in tv o al cinema (12,2%), quarta e ultima l’aspirazione a fare carriera in politica (10%) Il resto risponde “no so” (fra il 5 ed il 6%) quasi a voler segnalare che in questo clima di incertezza non sa proprio … che pesci pigliare. 

Il Presidente della Confesercenti provinciale di Viterbo nel commentare i dati nazionali evidenzia che l’indagine a livello locale mette in risalto che per quanto riguarda i dati di affluenza turistica gli stessi , seppur stabili nella componente numerica registrano una domanda quasi esclusivamente “italiana”.

Per quanto riguarda il tradizionale cenone di capodanno si registra una buona affluenza e si dichiarano soddisfatti i ristoratori che hanno puntato su un buon rapporto qualità /prezzo.

Quindi, conclude il presidente i dati – sia a livello nazionale che locale – sembrano chiaramente indicare le tendenze del mercato: si tratta di un mercato che sempre piu “sceglie e valuta“ si per ragioni economiche ma anche - speriamo noi - per premiare gli operatori attenti alla costante ricerca della qualità, della sicurezza alimentare, della promozione dei prodotti tipici locali e del territorio .


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