- Lo scorso mercoledì 1 dicembre, alla didattica delle professioni sanitarie in via Cardarelli a Viterbo, si è svolta la discussione di 13 tesi in Terapia occupazionale.
Gli argomenti trattati dai neolaureati sono stati i più vari: hanno spaziato dalla presa in carico dei malati di Alzheimer e di altri disturbi mentali all’Ictus, dall’appropriatezza nell’erogazione degli ausili alle problematiche dei malati terminali, dalle patologie neurologiche dell’età evolutiva e patologie rare alla protesizzazione post amputazioni, fino alla proposta di istituzione di un corso di laurea in Terapia occupazionale in Albania.
Gli elaborati, tutti di altissimo livello, hanno messo in evidenza come il Terapista occupazionale sia assolutamente utile in un percorso di recupero dell’autonomia dell’utente e del miglioramento della sua qualità di vita.
La commissione di esame del corso di laurea dell’università La Sapienza”, sezione distaccata di Viterbo, presieduta dal presidente, il professor Oreste Moreschini, dai rappresentanti del Ministero della salute e dell’associazione professionale, nonché da alcuni docenti, nel complimentarsi con i neolaureati, non ha potuto fare a meno di rilevare quanto questa professione sanitaria sia pochissimo rappresentata nelle dotazioni organiche delle strutture, sia pubbliche che private, ponendo una seria ipoteca per la presa in carico riabilitativa dei pazienti.