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Acquapendente - Carabinieri - Tre di loro sono minorenni
Rubano in un negozio, cinque ragazzi in manette
Viterbo - 6 dicembre 2010 - ore 11,00

- Furto in un negozio di elettronica, cinque arresti.

I carabinieri di Acquapendente e San Lorenzo Nuovo, guidate dal luogotenente Labianca e dal maresciallo Bondani, hanno arrestato cinque giovani, di cui tre minorenni, provenienti da Tuscania, Ronciglione e Viterbo, per un furto aggravato ai danni di un negozio di elettronica di Acquapendente.

In particolare, in orario di apertura, due dei minorenni, un 17enne e un 15enne, si sono introdotti nell’esercizio commerciale, nel reparto giochi elettronici e consolle, mentre gli altri tre si disponevano all’esterno in attesa di ricevere la refurtiva asportata.

Dopo aver rubato parte della refurtiva e averla consegnata all’esterno ai tre in attesa, i due minorenni sono rientrati per fare una ulteriore man bassa di prodotti, ma un tale movimento non è sfuggito agli impiegati, che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri della stazione locale, già impegnati in un posto di blocco sulla Cassia.

I carabinieri hanno perquisito i due, che avevano addosso parte della refurtiva.

Indagini ulteriori, condotte con le registrazioni dei filmati delle telecamere a circuito chiuso dell’esercizio commerciale, hanno permesso di accertare la presenza di altri tre complici, fuggiti, con tutta probabilità, a bordo di un autobus di linea.

Con il supporto di altre tre pattuglie dell'Arma, richieste tramite la centrale operativa della compagnia di Montefiascone, le ricerche sono continuate.

A San Lorenzo Nuovo, i carabinieri di quel comando, a un posto di controllo, hanno fermato due maggiorenni (un 20enne e un 18enne) e un 17enne, subito portati alla caserma dei carabinieri di Acquapendente.

I ragazzi hanno ammesso di aver nascosto uno zaino scolastico contenente la parte rimanente della refurtiva sul pullman. E' stato, quindi, contattato il dirigente della società di gestione del trasporto pubblico e, successivamente, l’autista per fargli riscontrare la presenza della refurtiva, che, infatti, era proprio nel punto indicato dai giovani.

Il bottino è stato successivamente sequestrato e riconsegnato al legittimo proprietario.

I cinque sono stati arrestati con le aggravanti dell’aver agito con destrezza e violenza sulle cose, rimuovendo i dispositivi antitaccheggio, in più di tre persone in concorso tra di loro e perché sottoposti alla pubblica fede.

I tre minorenni sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Roma, mentre i due maggiorenni, trattenuti nelle camere di sicurezza, sono stati condotti dinanzi all'autorità giudiziaria il giorno seguente e il relativo arresto convalidato.


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