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Viterbo - Interviene Maurizio Federici
L'Università si è dimentica di Fantappiè
Viterbo - 6 dicembre 2010 - ore 16,30

Il consigliere Maurizio Federici
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Riceviamo e pubblichiamo - Appare una cosa inaudita, ma è proprio così, l'Università della Tuscia, primario ente di cultura della nostra Provincia, ha avanzato promesse ancora non mantenute.

Sin dal lontano 2006, per valorizzare la figura dell'illustre matematico Luigi Fantappiè, nato a Viterbo nel 1901, in via Mazzini, fu votato in consiglio comunale, per mia iniziativa, lo statuto della Fondazione Fantappiè, nel quale, come d'accordo, era inserita come parte integrante la nostra Università.

In effetti una partecipazione c'è stata, ma solo in merito all'organizzazione di un convegno dal titolo "L'influenza di Luigi Fantappiè" nella matematica brasiliana, nel quale hanno partecipato docenti provenienti dall'Università  Araras di San Paolo del Brasile, del Laboratorio di Fisica Asl, nonché il magnifico rettore dell'Università della Tuscia, Marco Mancini.

Il convegno ha ottenuto un successo inaspettato, anche perché è stata l'occasione per i Viterbesi di scoprire chi fosse questo nostro concittadino, che prima conoscevano solo perché a lui è dedicata una scuola media.

E dire che Fantappié è noto in tutto il mondo, si laureò in matematica pura alla scuola normale superiore di Pisa, nel 1922, ed insegnò nelle migliori università italiane fino al 1934, anno in cui si trasferì a San Paolo del Brasile. In quella lontana terra, fondò l'Istituto di Matematica della locale università.

Tornò, nel 1940, in Italia, a Roma, come docente all'Istituto Nazionale di Alta Matematica.

E' sua la Teoria dei funzionali analitici e molti suoi studi riguardarono la Teoria della relatività di Albert Einstein con il suo possibile perfezionamento, non dimenticando i suoi studi sulle sintropie, che oggi vengono studiati e sviluppati da numerosi scienziati.

Un uomo, uno scienziato, che ha dato tanto lustro alla sua nazione ed alla nostra Viterbo.

Con lo scritto Su una nuova teoria di "relatività finale" propose una possibile estensione, su scala cosmica, della relatività  ristretta, era il 1954, ed ancora, elaborò la Teoria degli universi, basata sulla Teoria dei gruppi.

Il mancato contributo da parte dell'Università della Tuscia, offenderebbe uno dei personaggi più acclamati nel mondo, tanto da essere pure socio dell'Accademia dei Lincei.

Non voglio credere che la ragione principale, non sia tanto da ricercarsi nel suo lavoro di scienziato e nelle sue notevoli anticipazioni nel campo della Fisica Teorica, quanto nel fatto che egli più di mezzo secolo fa, ingenuamente aveva considerato ormai conclusa la stagione neopositivistica, con le sue ottocentesche prevenzioni anti-finalistiche ed aprire i tempi per nuove prospettive filosofiche dopo l'avvento della Fisica Quantistica.

Non voglio credere che si tratti di una vendetta postuma contro di lui decretando l'oscuramento del suo nome e della sua opera pioneristica.

Maurizio Federici
consigliere comunale


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