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Gli studenti del S. Rosa |
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Riceviamo e pubblichiamo - Questa mattina la manifestazione degli studenti e degli insegnanti dell’istituto “Santa Rosa”. Il corteo si è snodato a partire da Via San Pietro, Piazza Fontana Grande, Via Cavour, Via Roma e Via Saffi. Soste d’obbligo: Piazza del Comune e Palazzo Gentili.
Allo stupore del primo momento subentrano l’indignazione e la voglia di scendere in piazza. Un corteo pacifico e sorridente ma determinato. Insegnanti e studenti del “Santa Rosa” sfilano per le vie del centro storico e denunciano a gran voce l’inspiegabile e dissennato “scippo” perpetrato ai danni del loro Istituto.
A Viterbo tutti lo sanno: il “Santa Rosa” rappresenta un pezzo forte nella tradizione culturale e pedagogica di questo territorio, come a dire un luogo centrale dell’identità dei viterbesi, che rischia di essere pesantemente penalizzato dalla “miopia” di una scelta amministrativa illogica e immotivata. Ma, se Sparta piange, Atene certo non riderà!
Questa stessa scelta, infatti, secondo il comune buon senso, non porterà benefici al Liceo Buratti che già risulta sovradimensionato e quindi rischia “effetti bulimici” per una decisione che lo trasformerà in un “istituto elefantiaco”. C’era da scommetterlo!
Il corteo fa tappa sotto il balcone del sindaco Marini a piazza del Comune e sotto le finestre del Presidente Meroi a Palazzo Gentili. Cori, slogans, canzoni, letture d’autore sulla scuola e sulla politica che tutti vorremmo. Gli insegnanti tengono lezione all’aperto, parlano ai loro ragazzi di democrazia e partecipazione civica. Ma dai Palazzi nessuno scende per dialogare, nessuno sembra sentire. Dagli amministratori solo silenzio.
Delegazione S. Rosa