- “Condividiamo l’invito, rivolto oggi al ministro dell’Ambiente da Rete Imprese Italia e Confindustria, a sospendere per 12 mesi le sanzioni previste dal Sistri. Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, come abbiamo già denunciato, si sta trasformando in un incubo, certamente non per colpa delle imprese”. Lo afferma Luigia Melaragni, segretaria provinciale della Cna.
Nei giorni scorsi, l’associazione di categoria aveva lanciato l’allarme, vista l’impossibilità, per la maggioranza delle aziende, di adempiere agli obblighi introdotti dal Sistri nei termini fissati (distribuzione dei dispositivi entro lo scorso 30 novembre, avvio dell’operatività per tutti dal 1° gennaio 2011).
Ritardi nell’istallazione delle cosiddette black box, spese insostenibili per i piccoli operatori, complicazione delle procedure burocratiche, collegamento telematico che funziona malissimo: la Cna aveva segnalato grandi difficoltà e il rischio per le imprese di incorrere in sanzioni per comportamenti illeciti non a loro imputabili, evidenziando che con un sistema complesso e costoso come questo che si sta cercando di attuare non si raggiunge l’obiettivo della legalità e della trasparenza nella gestione dei rifiuti.
L’associazione aveva proposto, tra l’altro, di prorogare il sistema cartaceo di gestione dei rifiuti per l’intero 2011 e di lavorare per apportare le modifiche necessarie.
Melaragni accoglie quindi positivamente la notizia dell’appello della Cna nazionale e delle altre forze imprenditoriali “a un forte atto di responsabilità da parte del Ministero dell'Ambiente, affinché l'intero comparto produttivo venga messo nelle condizioni di operare in un sistema che sia realmente efficiente, nell'ambito di un quadro di regole certo, definito e stabile”.
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