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Viterbo - Interviene Futuro Tuscia
Palo caduto, di chi è la responsabilità?
Viterbo - 7 dicembre 2010 - ore 17,30

Il palo della luce caduto in via della Pila
Riceviamo e pubblichiamo - “Abbiamo appreso con stupore della caduta di un lampione dell’illuminazione pubblica a Viterbo in Via della Pila, la prima considerazione che c’è saltata in mente è volta alla fortuna che ogni viterbese ha avuto, in quanto casualmente non è stato coinvolto personalmente in tale grave incidente.

Considerata l’ora ed il luogo in cui si è verificato il cedimento strutturale del lampione, c’è da accendere una candela a Santa Rosa e ringraziarla tutti i giorni per aver evitato il peggio.

Già il peggio, perché non osiamo immaginare quanti e quali conseguenze si potevano verificare se la caduta del lampione colpiva una persona, una delle tante che transitano di frequente in Via della Pila, zona ad alto traffico sia veicolare sia pedonale.

Detto ciò la seconda considerazione riguarda invece la ricerca d’eventuale responsabilità che ha determinato tale situazione di pericolo, dato che in questo paese, troppo spesso si accerta solo dopo che gli incidenti hanno determinato conseguenze irrimediabili.

Qualcuno ha imputato la caduta del lampione alle forti raffiche di vento che in questi giorni hanno

interessato la nostra città, in realtà non ci sono stati particolari fenomeni metereologici, nessuna tromba d’aria né tempeste, anche perché se così fosse stato non sarebbe caduto un singolo lampione!

La verità è un’altra, questo palo dell’illuminazione ha ceduto da solo, probabilmente perché male installato oppure mai manutenzionato, certamente mai controllato. Ce ne saranno altri?

Di chi sono quindi le responsabilità di tale scempio? Dobbiamo aspettare un ulteriore fatto grave, per veder far qualcosa da parte di quest’amministrazione comunale riguardo allo stato d’incuria e degrado che attanaglia Viterbo? C’è bisogno di una salma a terra per asfaltare le strade, verniciare le strisce pedonali, posare dove indispensabili dei dossi di rallentamento, verificare periodicamente la stabilità dei lampioni, in pratica adempire alla normale manutenzione delle infrastrutture installate sul territorio? Non ci sembra di chiedere qualcosa d’eccezionale, pretendiamo solo la normalità, nulla di più!

Non passa giorno in cui un cittadino sia costretto a rivolgersi alla stampa per segnalare situazioni d’inciviltà, dal quartiere Santa Barbara ai Cappuccini, da centro storico al Murialdo numerose situazioni indecenti senza alcun intervento.

Anche noi di Futuro Tuscia abbiamo segnalato decine di casi vergognosi ma mai nessuna risposta. Che tristezza! Ci viene da rimpiangere le tanto bistrattate circoscrizioni che erano veramente un punto di riferimento e d’interfaccia tra amministrazione e popolazione. Lavoravano bene e soprattutto a costi irrilevanti.

Le hanno tolte sostenendo che erano uno sperpero di denaro, bisognava risparmiare!

Anche in questo caso conducemmo una battaglia per cercare di non eliminare un prezioso punto di riferimento per gli abitanti dei quartieri, interessammo addirittura Rai 3, ma l’amministrazione precedente non ci ascoltò!
I tagli li fanno sempre e solo sulla pelle dei cittadini. Di fatto, i risultati si vedono!”

Futuro Tuscia Viterbo


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